Un articolo pubblicato sulla rivista “Astronomy & Astrophysics” riporta l’identificazione dell’esopianeta Wolf 1069 b, che ha una massa vicina a quella della Terra e orbita nella zona abitabile del suo sistema stellare. Un team di ricercatori guidato da Diana Kossakowski del Max Planck Institute for Astronomy ha usato il doppio spettrografo CARMENES montato sul telescopio da 3.5 metri dell’Osservatorio di Calar Alto, in Spagna, per individuare le tracce di Wolf 1069 b tramite il metodo delle velocità radiali. Questo esopianeta è in rotazione sincrona con la sua stella e ciò costituisce un problema per l’abitabilità ma la sua stella non ha potenti brillamenti. Queste caratteristiche rendono Wolf 1069 b un interessante oggetto di studi.
La stella Wolf 1069 è una nana rossa con una massa che è solo un sesto circa di quella del Sole. Per questo motivo, l’energia che emette è molto inferiore a quella del Sole e la zona abitabile del suo sistema è molto più vicina ad essa rispetto a quella del sistema solare. L’esopianeta Wolf 1069 b ha un anno che dura poco più di 15 giorni terrestri ma è all’interno di quella zona.
L’immagine (© MPIA graphics department/J. Neidel) illustra un confronto tra il sistema di Wolf 1069, quello di Proxima Centauri e quello di TRAPPIST-1. Si tratta di tre sistemi con stelle nane rosse e pianeti rocciosi, inclusi alcuni nella zona abitabile.
Lo strumento CARMENES (Calar Alto high-Resolution search for M dwarfs with Exoearths with Near-infrared and optical Echelle Spectrographs) ha lo scopo di studiare nane rosse alla ricerca di pianeti simili alla Terra usando una coppia di spettrografi. Nel caso del sistema di Wolf 1069, le osservazioni hanno prodotto dati che, analizzati usando il metodo delle velocità radiali, hanno indicato la presenza di un pianeta con caratteristiche interessanti.
L’esopianeta Wolf 1069 b non è stato osservato direttamente perciò è stato possibile ottenere solo dati limitati su di esso. La stima della sua massa indica un valore minimo che è circa 1,26 volte quello della Terra. Saranno necessari studi mirati, anche con altri strumenti, per ottenere stime più precise ma questi dati iniziali sono interessanti.
Un problema è che non sappiamo se Wolf 1069 b abbia un’atmosfera. Le nane rosse sono stelle piccole ma spesso molto attive con potenti brillamenti e anche un pianeta protetto da un campo magnetico rischia di fare la fine di Marte. La stella Wolf 1069 sembra tranquilla e in quelle condizioni un pianeta roccioso può mantenere un’atmosfera.
Un pianeta vicino alla sua stella come Wolf 1069 b è in rotazione sincrona con essa, cioè le mostra sempre la stessa faccia. Se avesse un’atmosfera simile a quella della Terra, la temperatura media sulla sua superficie sarebbe di 250 Kelvin, -23° Celsius. L’acqua sarebbe ghiacciata su buona parte della superficie ma sul lato diurno potrebbe raggiungere i 286 Kelvin, 13° Celsius. Non sono condizioni facili ma l’acqua sarebbe liquida su un’ampia area del lato diurno.
A poco più di 31 anni luce dalla Terra, il sistema di Wolf 1069 è interessante e può essere oggetto di altri studi mirati anche se potrebbe essere impossibile vedere direttamente l’esopianeta Wolf 1069 b. Nuovi studi potrebbero anche cercare altri pianeti in quel sistema: l’analisi dei dati raccolti con lo strumento CARMENES indicano che non c’è nessun pianeta più vicino alla sua stella di quello appena presentato ma potrebbero essercene altri che sono più lontani.
La scoperta dell’esopianeta Wolf 1069 b conferma che anche le nane rosse devono essere studiare per cercare pianeti potenzialmente abitabili. Sono le più numerose e, anche se gran parte è troppo attiva per avere pianeti in grado di ospitare forme di vita simili a quelle terrestri, la ricerca di pianeti interessanti continua assieme agli studi di quelli trovati finora.