Un articolo in fase di pubblicazione sulla rivista “The Astrophysical Journal” riporta i risultati dello studio di due fusioni galattiche tra galassie nane con nuclei galattici attivi. Un team di ricercatori ha usato dati raccolti dall’Osservatorio per i raggi X Chandra della NASA per scoprire candidati successivamente confrontati con osservazioni agli infrarossi condotte con il telescopio spaziale WISE della NASA e osservazioni a frequenze ottiche condotte con il Canada-France-Hawaii Telescope (CFHT).
Gli astronomi pensano che le galassie massicce si siano formate attraverso fusioni e i buchi neri supermassicci potrebbero avere un ruolo importante in questi processi. Tuttavia, la luce delle galassie nane primordiali è talmente fioca da essere quasi impossibile da rilevare anche per gli strumenti più avanzati. Di conseguenza, studiare fusioni tra galassie nane relativamente vicine è importante per ricostruire eventi avvenuti quando l’universo era giovane. Finora anche queste fusioni erano risultate introvabili perciò un gruppo di ricercatori ha pianificato una ricerca sistematica per riuscire a individuarle.
Anche le galassie nane sembrano avere buchi neri supermassicci al loro centro. Se essi sono circondati da grandi quantità di gas e polveri che vengono scaldati notevolmente, hanno un nucleo galattico attivo che può essere molto luminoso e rendere ben visibile anche una galassia nana. Trovare coppie di nuclei galattici attivi in galassie nane in fase di fusione è difficile ma gli autori di questa ricerca hanno trovato due coppie combinando osservazioni ai raggi X dell’Osservatorio per i raggi X Chandra, agli infrarossi condotte con il telescopio spaziale WISE e a frequenze ottiche condotte con il CFHT.
L’immagine (raggi X: NASA/CXC/Univ. of Alabama/M. Micic et al.; ottiche: International Gemini Observatory/NOIRLab/NSF/AURA) mostra le coppie di galassie nane in fase di fusione oggetto di questo studio in una combinazione delle osservazioni ai raggi X e a frequenze ottiche.
A circa 760 milioni di anni luce dalla Terra, nell’ammasso galattico Abell 133, i ricercatori hanno trovato una coppia di galassie nane in fase avanzata di fusione. Gli effetti mareali causati dalle interazioni gravitazionali tra le galassie nane originali hanno generato una lunga coda. La nuova galassia, ancora in fase di formazione, è stata soprannominata Mirabilis in onore del Colibrì meraviglioso (Loddigesia Mirabilis), una specie in pericolo di estinzione conosciuta per la sua lunga coda.
A circa 3,2 miliardi di anni luce dalla Terra, nell’ammasso galattico Abell 1758S, i ricercatori hanno trovato una coppia di galassie nane in una fase di fusione in cui è ancora possibile distinguerle. I ricercatori hanno soprannominato le due galassie nane Elstir (in basso nell’immagine) e Vinteuil come due personaggi del romanzo “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust. Un ponte di stelle e gas si è già formato tra le due galassie nane ma ci vorrà ancora molto tempo per vedere deformazioni significative nelle loro forme.
Studiare i processi in atto in fusioni tra galassie nane fornirà altre informazioni sulla formazione di galassie massicce. Osservazioni dell’universo molto lontano e quindi primordiale suggeriscono che galassie massicce abbiano cominciato a formarsi molto presto. Ciò è difficile spiegare con i modelli attuali perciò è importante raccogliere informazioni sulle fusioni galattiche, anche quelle più vicine a noi.