La navicella spaziale russa Soyuz MS-23 ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale

La navicella spaziale Soyuz MS-23 si avvicina alla Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA TV)
La navicella spaziale Soyuz MS-23 si avvicina alla Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA TV)

Poche ore fa la navicella spaziale Soyuz MS-23 è attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale. Decollata venerdi 24 febbraio, ha lo scopo di sostituire la Soyuz MS-22, il cui uso in condizioni di sicurezza è stato reso impossibile da un guasto al sistema di raffreddamento. Ora la missione di Dmitri Petelin, Frank Rubio e Sergey Prokopyev potrebbe essere estesa per una durata totale di circa un anno usando la Soyuz MS-23 per farli tornare sulla Terra.

Le conseguenze dei problemi riscontrati alla navicella spaziale Soyuz MS-22 e successivamente al cargo spaziale russo Progress MS-21 sono ancora in fase di valutazione. Il primo guasto era stato attribuito all’impatto di un micrometeorite o di un detrito spaziale ma due danni simili in pochi giorni suggeriscono possibili problemi nella produzione delle navicelle. L’agenzia spaziale russa Roscosmos sta indagando e nel frattempo ha messo in atto un programma di emergenza per fornire all’equipaggio della Soyuz MS-22 una navicella funzionante per il ritorno sulla Terra.

Una delle prossime decisioni di Roscosmos riguarderà il ritorno della navicella spaziale Soyuz MS-22. Il piano è di farla tornare sulla Terra verso la fine di marzo senza equipaggio, in un viaggio automatizzato. Testare le condizioni a bordo di una navicella con problemi al sistema di raffreddamento può essere utile per capire davvero quanti rischi correrebbe l’equipaggio se dovesse usarla per un’evacuazione di emergenza. Se la capsula atterrerà regolarmente, sarà possibile compiere un esame del sistema di raffreddamento per ottenere informazioni precise sulla causa del guasto.

Il programma di rotazione dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale che viaggia sulle navicelle Soyuz dovrà essere revisionato in modo sostanziale. Dmitri Petelin, Frank Rubio e Sergey Prokopyev dovevano essere sostituiti nel corso delle prossime settimane ma potrebbero estendere la loro missione per una durata di circa un anno contando sul fatto che la navicella spaziale Soyuz MS-23 non abbia problemi.

Quest’emergenza ha portato alla luce alcuni limiti di gestione dovuti al fatto che gli equipaggi delle navicelle spaziali russe e di quelle americane usano tute spaziali diverse. Un piano prevedeva che Frank Rubio tornasse sulla Terra sulla navicella spaziale Crew Dragon Endurance, ora attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale. Tuttavia, i sedili della navicella di SpaceX sono sagomati in modo personalizzato e ciò rende difficile trasportare persone diverse dall’equipaggio originale in caso di emergenza. La situazione creata dal guasto alla Soyuz MS-22 potrebbe portare a nuove procedure che includano la possibilità di avere sedili adattabili sulle Crew Dragon per situazioni di emergenza. Intanto, il viaggio della navicella spaziale Soyuz MS-23 ha avuto successo ed è già un fatto positivo.

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