Poco fa la navicella spaziale Soyuz MS-22 è atterrata in Kazakistan dopo aver lasciato la Stazione Spaziale Internazionale quasi due ore prima. Generalmente, poco dopo arriva il personale che deve assistere l’equipaggio appena tornato dalla Stazione ma in questo caso non c’è nessuno a bordo a causa dei problemi riscontrati nel dicembre 2022 al sistema di raffreddamento, che ha reso il viaggio insicuro per gli esseri umani.
La difficile storia della missione della navicella spaziale Soyuz MS-22 è cominciata il 21 settembre 2022 con il lancio dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan con a bordo tre nuovi membri dell’equipaggio che hanno raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale dopo poco più di tre ore: l’astronauta Frank Rubio e i cosmonauti Sergey Prokopyev e Dmitri Petelin. Il piano prevedeva che tornassero sulla Terra sulla stessa navicella ma il 15 dicembre dalla Stazione un flusso di goccioline che poi si sono rivelate essere liquido refrigerante è stato visto provenire dalla Soyuz MS-22 rivelando il problema che ha costretto l’agenzia spaziale russa Roscosmos a stravolgere quel piano.
Un’ispezione della navicella spaziale Soyuz MS-22 ha rivelato un foro in un radiatore del sistema di raffreddamento e ciò ha portato a concludere che la perdita di liquido fosse stata causata dall’impatto di un micro-meteorite. Nel febbraio 2023, un problema simile è stato riscontrato nel cargo spaziale russo Progress MS-21. La strana coincidenza ha rimesso in discussione le conclusioni sulle cause delle perdite e ha mostrato la necessità di ulteriori indagini.
Il danno alla navicella spaziale Soyuz MS-22 ha richiesto una seria valutazione sulle possibilità di poterla utilizzare per riportare sulla Terra il suo equipaggio. La conclusione di Roscosmos è stata che non c’erano più i requisiti di sicurezza per trasportare esseri umani a causa delle temperature che potrebbero essere raggiunte al suo interno durante il viaggio. Alla fine, Roscosmos ha inviato sulla Stazione Spaziale Internazionale la navicella spaziale Soyuz MS-23 in un viaggio automatizzato per sostituire quella danneggiata prolungando di altri sei mesi la missione di Frank Rubio, Sergey Prokopyev e Dmitri Petelin.
Il ritorno sulla Terra della navicella spaziale Soyuz MS-22 offre a Roscosmos la possibilità di condurre indagini più approfondite dei sistemi di bordo e delle condizioni a bordo con il sistema di raffreddamento malfunzionante. In caso di evacuazione di emergenza, prima dell’arrivo della Soyuz MS-23, era previsto che i cosmonauti russi la utilizzassero mentre l’astronauta Frank Rubio avrebbe viaggiato sulla Crew Dragon Endurance di SpaceX. Ciò avrebbe ridotto il calore generato all’interno della Soyuz MS-22. Per fortuna, non è stato necessario testare le condizioni a bordo in un caso di emergenza e ora la capsula è atterrata normalmente, anche se senza equipaggio.