Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” riporta la scoperta di nuove strutture nel sistema della stella Fomalhaut. Un team di ricercatori guidato da András Gáspár dell’Università dell’Arizona ha usato il telescopio spaziale James Webb e ha trovato un nuovo anello di polveri e gas che si aggiunge ai due già conosciuti. Il nuovo anello è separato da quello esterno da una divisione già conosciuta e da quello interno da una divisione che invece non era mai stata osservata prima. La nuova divisione è stata probabilmente generata da perturbazioni gravitazionali che potrebbero indicare la presenza di un pianeta o potrebbe essere stata prodotta dalla formazione di una nube di polveri avvenuta da poco tempo.
L’immagine (NASA, ESA, CSA. Elaborazione: András Gáspár (University of Arizona), Alyssa Pagan (STScI). Scienza: András Gáspár (University of Arizona)) mostra Fomalhaut e i dischi di gas e polveri che la circondano visti dallo strumento Mid-Infrared Instrument (MIRI) del telescopio spaziale James Webb. Attorno alla stella è ora possibile vedere il disco interno (inner disk), la divisione interna (inner gap), la cintura intermedia (intermediate belt), la divisione esterna (outer gap), l’anello esterno (outer ring), l’alone che circonda il disco circumstellare (halo) e la Grande Nube di Polvere (great dust cloud).
Fomalhaut A, come tecnicamente si chiama la stella principale di un sistema triplo, è giovane, anche se uno studio del 2012 le attribuisce un’età attorno ai 440 milioni di anni, e ha una massa che è circa il doppio di quella del Sole. Precedenti studi avevano mostrato grazie al telescopio spaziale Hubble e al radiotelescopio ALMA due anelli di gas e polveri ma anche detriti che probabilmente generati da collisioni tra comete. Per anni si è discusso della possibile individuazione di un pianeta ma il perfezionamento delle tecniche di rilevazione degli esopianeti ha portato dubbi crescenti fino a scartare quella possibilità anche se non è escluso che il sistema contenga pianeti.
Il telescopio spaziale James Webb ha permesso ancora una volta di osservare un oggetto cosmico ottenendo dettagli mai visti prima. Nel caso del sistema di Fomalhaut, ha permesso di rilevare un nuovo anello di gas e polveri tra i due già conosciuti. Esso è separato dall’anello interno da una divisione che non era mai stata osservata prima anche se ha un’ampiezza che è circa dieci volte la distanza tra la Terra e il Sole.
Nubi di gas e detriti sembrano davvero comuni nel sistema di Fomalhaut perché il telescopio spaziale James Webb ha scoperto quella che i ricercatori hanno soprannominato la Grande Nube di Polvere. Probabilmente è la conseguenza dello scontro tra due corpi ghiacciati che ha generato detriti che in seguito si sono scontrati ancora tra di loro fino a frammentarsi in piccole particelle.
Un anello di detriti probabilmente generati da scontri tra comete era già conosciuto e la presenza di una nube di detriti indica che parecchi eventi catastrofici hanno avuto luogo nel sistema di Fomalhaut. La cintura di asteroidi e la fascia di Kuiper del sistema solare potrebbero avere similitudini con certe strutture nel sistema di Fomalhaut e sarà interessante studiare quei detriti per capire se possano portare alla formazione di nuovi oggetti più o meno grandi.
Le nuove osservazioni hanno portato a nuove conferme che quello che sembrava un pianeta in realtà era probabilmente un’altra nube di gas e polveri. Tuttavia, la complessità delle strutture presenti attorno a Fomalhaut con varie divisioni tra gli anelli potrebbe essere dovuta alla presenza di pianeti ancora nascosti tra gas e polveri e per questo motivo invisibili anche al telescopio spaziale James Webb.
Le nuove scoperte si aggiungono alle precedenti formando un quadro complesso. È per questo motivo che i ricercatori affermano che Fomalhaut sembra essere il sito di un sistema planetario che potrebbe essere dinamicamente attivo. Resta da capire se vi siano effettivamente dei pianeti e certamente gli studi di questo sistema molto interessante continueranno.