June 2023

Una parte della galassia NGC 5068 (Immagine ESA/Webb, NASA & CSA, J. Lee and the PHANGS-JWST Team)

Un’immagine catturata dal telescopio spaziale James Webb mostra il nucleo e una parte di un braccio di spirale della galassia NGC 5068. Due strumenti, MIRI e NIRCam, sono stati usati per esaminare questa galassia a spirale barrata e i vari filtri infrarossi hanno permesso di rilevare un’enorme quantità di dettagli tra strutture polverose e aree di formazione stellare in cui ci sono stelle neonate ancora circondate da gusci di gas e polveri.

Distante circa 20 milioni di anni luce dalla Terra, la galassia NGC 5068 appartiene alla classe più comune nell’universo, quella a spirale. La presenza di una formazione di stelle che si estende dal nucleo in una forma che ricorda una barra la fa entrare nella sottoclasse delle galassie a spirale barrate, che probabilmente costituiscono circa due terzi della loro classe.

Il cargo spaziale Dragon 2 attraccata al modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale nella missione CRS-28 (Immagine NASA TV)

Poco fa la navicella spaziale Dragon 2 di SpaceX è attraccata al modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale completando la prima parte della missione CRS-28. L’astronauta Woody Hoburg ha monitorato l’operazione assistito dal collega Frank Rubio ma il cargo spaziale, partito nel pomeriggio italiano di ieri, ha completato in modo automatizzato le manovre senza alcun problema.

Il cargo spaziale Dragon inizia la missione CRS-28 decollando su un razzo Falcon 9 (Immagine NASA TV)

Poco fa la navicella spaziale SpaceX Dragon 2 è partita su un razzo vettore Falcon 9 dal Kennedy Space Center nella missione CRS-28 (Cargo Resupply Service 28), indicata anche come SpX-28. Dopo quasi esattamente 12 minuti si è separata con successo dall’ultimo stadio del razzo e si è immessa sulla sua rotta. Si tratta della ventottesima missione di invio della navicella spaziale Dragon/Dragon 2 alla Stazione Spaziale Internazionale con vari carichi con il successivo ritorno sulla Terra, anche in questo caso con vari carichi.

La capsula Shenzhou 15 dopo l'atterraggio (Foto cortesia Xinhua/Li Zhipeng)

Poche ore fa i tre taikonauti cinesi della missione Shenzhou 15 sono rientrati sulla Terra dopo aver trascorso poco più di sei mesi sulla stazione spaziale cinese Tiangong. I tre taikonauti Fei Junlong, Deng Qingming e Zhang Lu avevano lasciato la stazione alcune ore prima per atterrare in un sito chiamato Dongfeng nella regione autonoma cinese della Mongolia Interna. Una procedura che riduce notevolmente i tempi del rientro a Terra già sperimentata in passato ha funzionato di nuovo e sta diventando routine.

Una rappresentazione artistica dell'esopianeta WASP-18b e lo spettro di emissioni termiche rilevate dallo strumento NIRISS del telescopio spaziale James Webb a lunghezze d'onda tra 0,85 e 2.8 micron

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” riporta i risultati di un esame dell’esopianeta WASP-18b. Un team di ricercatori ha usato il telescopio spaziale James Webb per mappare la temperature sulla superficie di questo gioviano ultra-caldo molto vicino alla sua stella. Le variazioni di temperatura sono attorno ai 1.000° Kelvin tra l’area più calda sempre rivolta verso la sua stella e l’area di confine tra giorno e notte. Lo strumento Near-Infrared Imager and Slitless Spectrograph (NIRISS) di Webb ha anche trovato tracce di vapore acqueo che altri strumenti non avevano rilevato.