September 2023

Un'immagine della Galassia Girandola con l'indicazione della posizione della supernova 2023ixf catturata il 27 giugno 2023 usando vari filtri a frequenze ottiche e infrarosse

Due articoli pubblicati sulla rivista “The Astrophysical Journal Letters” riportano altrettanti studi sulla supernova catalogata come SN 2023ixf. Due team di ricercatori con vari membri in comune hanno esaminato l’evoluzione di questa supernova scoperta nella cosiddetta Galassia Girandola. Per farlo, hanno usato diversi strumenti tra i quali alcuni del Center for Astrophysics (Cfa) Harvard & Smithsonian che hanno permesso osservazioni in diverse bande elettromagnetiche. I risultati sono stati diversi rispetto a quanto ci si aspettava dall’esplosione di una stella massiccia con un ritardo nel momento del picco dell’impulso luminoso appena prima dell’esplosione. La conclusione è che ciò è stato dovuto alla presenza di materiali densi espulsi dalla stella nell’anno precedente alla supernova.

La capsula Soyuz MS-23 dopo l'atterraggio (Immagine NASA TV)

Poco fa i cosmonauti Sergey Prokopyev e Dmitri Petelin e l’astronauta Frank Rubio sono tornati sulla Terra sulla navicella spaziale Soyuz MS-23, atterrata in Kazakistan. Hanno trascorso poco più di un anno sulla Stazione Spaziale Internazionale, dov’erano arrivati il 21 settembre 2022 come parte della Expedition 67. Secondo il programma originale, dovevano trascorrere circa sei mesi sulla Stazione ma il guasto alla navicella spaziale Soyuz MS-22 ha portato a raddoppiare la durata della loro missione.

Illustrazione artistica dell'esopianeta Tahay / GJ 367 b (Immagine NASA)

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal Letters” riporta uno studio sull’esopianeta GJ 367 b, o Gliese 367 b, formalmente conosciuto con il nome Tahay, che conclude che il suo nucleo è composto quasi completamente di ferro per una densità che è quasi doppia rispetto a quella della Terra. I ricercatori hanno anche annunciato la scoperta di altri due pianeti nel sistema della stella GJ 367, conosciuta formalmente come Añañuca, che potrebbero essere super-Terre.

Distante poco più di 30 anni luce dalla Terra, Añañuca è una nana rossa con massa e dimensioni poco inferiori a metà del Sole. Nel 2019 sono cominciate le osservazioni con il telescopio spaziale TESS della NASA e nel 2021 i dati raccolti hanno portato a esplorare la possibilità che un pianeta orbitasse molto vicino a questa stella, successivamente confermata con altri strumenti. L’anno di circa 7,7 ore di Tahay è il più breve tra quelli nel vicinato cosmico, uno dei motivi che l’ha reso interessante e meritevole di un nome proprio.

La capsua con i campioni dell'asteroide Bennu (Immagine NASA TV)

Poco fa i campioni prelevati sull’asteroide Bennu riportati sulla Terra dalla sonda spaziale OSIRIS-REx della NASA sono stati raccolti dal personale dell’agenzia spaziale americana nell’area del loro atterraggio, allo Utah Test and Training Range. Verranno trasportati al Johnson Space Center, la prima tappa di una serie di operazioni necessarie a processarli evitando la loro contaminazione. In questo studio, la NASA collabora con l’agenzia spaziale giapponese JAXA, che riceverà alcuni dei campioni per un confronto con quelli raccolti dalla propria sonda spaziale Hayabusa 2 sull’asteroide Ryugu e riportati sulla Terra nel dicembre 2020.

Arp 107 (Immagine ESA/Hubble & NASA, J. Dalcanton)

Un’immagine catturata dal telescopio spaziale Hubble mostra Arp 107, una coppia di galassie interagenti che stanno andando verso una collisione. Le due galassie, la galassia spirale UGC 5984 (o PGC 32620) e la galassia ellittica MCG +05-26-025 (o PGC 32628), finiranno questo processo in una fusione. UGC 5984 è una galassia di Seyfert, una classe caratterizzata da un nucleo galattico attivo che non impedisce di vedere il resto della galassia e linee spettrali che mostrano un’elevata ionizzazione. La coppia rappresenta un caso interessante di fase iniziale di una fusione galattica.