Poco fa la sonda spaziale Psyche della NASA è stata lanciata su un razzo vettore Falcon Heavy di SpaceX dal Kennedy Space Center. Dopo poco più di un’ora si è separata con successo dall’ultimo stadio del razzo e si è immessa sulla sua rotta che la porterà nello spazio profondo, verso l’asteroide 16 Psyche, che raggiungerà verso la fine del luglio 2029 per studiare la sua struttura composta soprattutto di ferro-nickel.
Parte della cintura di asteroidi tra Marte e Giove e distante al momento circa 3,6 miliardi di chilometri dalla Terra, l’asteroide 16 Psyche è uno dei più grandi conosciuti. È un asteroide di tipo M, il tipo con il maggiore contenuto di metalli. Ha una forma irregolare con una lunghezza massima di quasi 280 chilometri, che lo avvicina alle dimensioni di un pianeta nano.
Per le sue caratteristiche, 16 Psyche potrebbe essere il nucleo di un planetesimo più grande che si stava formando nella prima fase della storia del sistema solare ma ha perso il suo mantello in seguito a una collisione. Tuttavia, le stime della sua massa e della sua densità rendono questa teoria meno probabile e altre sono state offerte nel corso del tempo che potranno essere esaminate in profondità alla luce delle informazioni che verranno raccolte durante la missione Psyche.
La sonda spaziale Psyche è dotata di propulsori alimentati dall’elettricità prodotta dai pannelli solari sfruttando l’effetto Hall. Si tratta di un tipo di propulsori a ioni per certi versi simili a quelli usati dalla sonda spaziale Dawn della NASA.
La missione ha lo scopo di esaminare da vicino l’asteroide 16 Psyche con gli strumenti a bordo della sonda spaziale, che includono un magnetometro per misurare ciò che potrebbe rimanere di un possibile campo magnetico e, se presente, mapparlo. 16 Psyche è abbastanza massiccio da avere un campo gravitazionale significativo e anch’esso verrà misurato con precisione, un lavoro utile per mappare la struttura interna dell’asteroide.
Per la prima volta un sistema di comunicazioni laser verrà usato nello spazio profondo. Il sistema Deep Space Optical Communications (DSOC) ha lo scopo di aumentare le prestazioni delle comunicazioni di un fattore che va da 10 a 100 rispetto alle trasmissioni radio. Finora, sistemi laser sono stati usati solo per comunicare con satelliti in orbita attorno alla Terra o con sonde spaziali lunari. Il successo nel suo funzionamento migliorerebbe notevolmente le possibilità per le comunicazioni con le sonde spaziali in viaggio nello spazio profondo.
La sonda spaziale Psyche ha cominciato il suo lungo viaggio. Qualunque scoperta sulla natura e sulle caratteristiche dell’asteroide 16 Psyche aiuterà a capire meglio i processi di formazione dei planetesimi e quindi dei pianeti rocciosi.