SpaceX ha condotto un nuovo test di volo dei prototipi del suo razzo Super Heavy e della Starship, lanciati dalla base di Boca Chica, in Texas. Si tratta del secondo test che ha visto l’intero sistema dell’azienda di Elon Musk che dovrebbe rivoluzionare i viaggi spaziali con una capacità di trasporto senza precedenti ed essendo totalmente riutilizzabile. In questo caso però si tratta di prototipi con il Super Heavy identificato come Booster 9 e Starship identificata come Starship 25 o Ship25 o semplicemente S25. Nonostante gli aggiornamenti, non hanno i requisiti di sicurezza richiesti per condurre atterraggi controllati. Dopo il primo test condotto 20 aprile, sono stati effettuati molti cambiamenti ai sistemi di Super Heavy e della Starship ma anche alla piattaforma di lancio.
Il test del 20 aprile aveva mostrato il potenziale del sistema di lancio in fase di sviluppo ma anche i problemi che questi prototipi possono presentare, in questo caso culminati con l’esplosione dopo circa 4 minuti dall’inizio. La filosofia di Elon Musk è sempre stata quella di mostrare gli sviluppi dei suoi razzi, includendo i fallimenti nei test. Ci sono voluti mesi per implementare aggiornamenti che hanno incluso le richieste da parte della Federal Aviation Administration (FAA) per dare il permesso per un nuovo test.
In occasione del primo test, la piattaforma di lancio aveva riportato parecchi danni a causa della potenza sprigionata dai motori del Super Heavy anche se alcuni dei 33 che dovevano farlo decollare non si erano accesi. La piattaforma è stata rinforzata ed è stato aggiunto un sistema ad acqua che ha lo scopo di assorbire una parte delle vibrazioni e del calore generati dai motori.
Il problema più serio, che aveva portato a innescare l’esplosione di Booster 7 e Starship 24 terminando il primo test, era il mancato funzionamento del sistema di separazione. La conseguenza è che la Starship era rimasta collegata al Super Heavy, impedendo la continuazione del test. Per questo nuovo test, il sistema è stato notevolmente modificato.
Oggi il decollo è andato bene e tutti i motori del Booster 9 si sono accesi. La piattaforma di lancio sembra non aver riportato danni evidenti ma saranno necessarie valutazioni successive per avere dati certi. La separazione della Starship 25 è stata anch’essa un successo, quello considerato di gran lunga il più importante di questo test. Da qui in poi sono subentrati i problemi.
Il Booster 9 doveva compiere le manovre che lo avrebbero portato all’ammaraggio usando i motori Raptor dell’anello centrale. Tuttavia, alcuni non si sono riaccesi, compromettendo la sua integrità strutturale. È il motivo per cui il Booster 9 è esploso poco dopo la separazione.
La Starship 25 ha continuato la sua salita raggiungendo quasi 150 chilometri di altitutine, la prima ad arrivare davvero nello spazio. Tuttavia, il centro controllo missione ha perso i contatti con la Starship e non è stato possibile ripristinarli. Già nel corso della diretta hanno detto che probabilmente qualche problema aveva portato all’innesco del sistema automatico di distruzione.
I dettagli di ciò che è successo a Booster 8 e Starship 25 devono ancora arrivare ma le dichiarazioni di SpaceX sono molto positive, in particolare per il successo della separazione. Il successo rimane parziale a causa della perdita dei veicoli, che comunque sono ancora prototipi. La speranza di Elon Musk è di poter procedere più rapidamente con nuovi test ma ciò richiede che la FAA dia i permessi necessari senza condurre lunghe indagini né chiedere altri aggiornamenti importanti.