Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astronomical Journal” riporta la conferma dell’esistenza dell’esopianeta HD 63433d, un pianeta roccioso con dimensioni vicine a quelle della della Terra che orbita attorno a una stella molto simile al Sole in un sistema già conosciuto (Illustrazione cortesia Alyssa Jankowski. Tutti i diritti riservati). Un team di ricercatori guidato da Melinda Soares-Furtado dell’Università del Wisconsin-Madison e Benjamin Capistrant, ora studente all’Università della Florida, ha usato dati raccolti dal telescopio spaziale TESS della NASA per identificare HD 63433d all’interno dell’indagine THYME (TESS Hunt for Young and Maturing Exoplanets). La sua notevole vicinanza alla sua stella lo rende probabilmente un cosiddetto pianeta di lava dato che sul lato diurno la temperatura sulla superficie è stimata a oltre 1.500° Kelvin.
Distante poco più di 70 anni luce dalla Terra, il sistema della stella HD 63433 è già stato studiato nel corso degli anni e nel 2020 era già stata confermata l’esistenza di due esopianeti, due mini-Nettuno. Quello catalogato come HD 63433c è risultato interessante perché sta perdendo la sua atmosfera. Le ricerche sono continuate, anche all’interno dell’indagine THYME, il cui scopo principale è di identificare giovani esopianeti in gruppi di stelle di vario tipo. La stella è molto simile al Sole ma decisamente più giovane dato che ha un’età stimata a “soli” 400 milioni di anni.
L’esopianeta HD 63433d è molto vicino alla sua stella con un anno stimato in circa 4,2 giorni terrestri e ciò ha reso difficile identificarlo. Gli astronomi ritengono che sia in rotazione sincrona con la sua stella mostrandole sempre la stessa faccia, proprio come la Luna con la Terra. Per questo motivo, il lato diurno è perennemente investito dalle emissioni della sua stella, che portano la temperatura superficiale a livelli stimati a oltre 1.500° Kelvin. La conseguenza è che probabilmente il lato diurno è coperto di lava, il motivo per cui è uno dei pianeti più luminosi tra quelli rilevati tramite i suoi transiti di fronte alla sua stella dal punto di vista del telescopio spaziale TESS.
A causa delle sue caratteristiche, i transiti dell’esopianeta HD 63433d sono stati a malapena rilevati e più che mai era necessario eliminare il rischio di un falso positivo nelle rilevazioni. Esami mirati dei dati raccolti da TESS e dati raccolti con altri strumenti hanno confermato l’esistenza di HD 63433d.
I transiti dell’esopianeta HD 63433d hanno permesso di stimare che le sue dimensioni sono leggermente superiori a quelle della Terra ma si tratta dell’unica somiglianza. Investito dal vento stellare, se inizialmente aveva un’atmosfera, essa è stata probabilmente spazzata via. Tuttavia, conosciamo ancora poco dei processi di perdita atmosferica perciò HD 63433d potrebbe essere un interessante oggetto di studio da questo punto di vista proprio come HD 63433c.
Il telescopio spaziale TESS ha condotto nuove osservazioni del sistema di HD 63433 che devono essere analizzate. Potranno essere utili per ottenere informazioni più precise sui pianeti conosciuti e per verificare la possibilità che ve ne siano altri che erano sfuggiti alle analisi condotte finora. Data la sua età giovane in termini astronomici, è interessante anche negli studi di evoluzione dei giovani pianeti.
La posizione del sistema di HD 63433 lo rende visibile sia dall’emisfero settentrionale che da quello meridionale perciò può essere studiato con molti telescopi al suolo. È nel vicinato cosmico e ciò aumenta ancor di più il suo potenziale come oggetto di osservazioni tramite il telescopio spaziale James Webb, che potrebbe tra le altre cose offrire informazioni sulla presenza o meno di un’atmosfera sull’esopianeta HD 63433d.