Poco fa la navicella spaziale Dragon 2 di SpaceX è attraccata al modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale completando la prima parte della missione CRS-30. L’astronauta Loral O’Hara e il suo collega Mike Barratt hanno monitorato l’operazione ma il cargo spaziale, partito nella notte italiana tra giovedi e venerdi, ha completato in modo automatizzato le manovre senza alcun problema.
L’avvicinamento della navicella Dragon alla Stazione Spaziale Internazionale segue una procedura ormai diventata di routine che però rimane lunga e delicata. La sicurezza della Stazione è la priorità assoluta perciò ogni piccolo passo della Dragon viene controllato. Solo se tutto va bene nella posizione e nella velocità della navicella si procede con il passo successivo e in caso di problemi può essere abortita a ogni passo. La Dragon 2 compie tutte le manovre in modo automatizzato fino all’attracco e la procedura può essere interrotta fino all’ultimo momento.
Le precedenti missioni avevano già fornito riscontri positivi per quanto riguarda la possibilità di riutilizzare la nuova versione del cargo spaziale Dragon. Nei piani iniziali di SpaceX e NASA ogni Dragon dovrebbe essere utilizzato fino a 5 volte ma il nuovo obiettivo di SpaceX è di utilizzare ogni navicella fino 15 volte. Il cargo appena arrivato è alla sua quarta missione.
La mssione CRS-30 terminerà tra circa un mese con il ritorno sulla Terra. La seconda versione del cargo spaziale Dragon può rimanere nello spazio molto più a lungo della prima versione ma per ora la NASA non ha allungato le sue missioni.
Il cargo spaziale Dragon continua a essere l’unico cargo spaziale in grado di riportare carichi sulla Terra. Qualche mese fa però hanno cominciato ad arrivare novità da Sierra Nevada Corporation riguardanti il suo Dream Chaser, lo spazioplano in grado di atterrare su piste per normali aeroplani che è stato selezionato dalla NASA nella seconda fase del programma Commercial Resupply Service. Il progetto ha accumulato parecchi ritardi e ora il programma di sviluppo si incrocia con quello del nuovo razzo Vulcan della ULA, che verrà usato per lanciarlo. Le ultime notizie indicano che la prima missione potrebbe avvenire nel giugno 2024.