Lander / Rover

Wharton Ridge (Immagine NASA/JPL-Caltech/Cornell/Arizona State Univ.)

Dopo aver esteso ancora una volta la missione del venerabile Mars Rover Opportunity, la NASA ha annunciato che esso si dirigerà in un canale scavato molto tempo fa da un fluido, forse da acqua. L’obiettivo è capire se si tratti dei resti di un antichissimo fiume marziano. Si tratta dell’inizio dell’ennesima missione per Opportunity, che risente dell’usura e potrebbe correre dei rischi per una tempesta che investirà Marte.

Butte e rocce stratificate nel Murray Buttes (Immagine NASA/JPL-Caltech/MSSS)

La NASA ha pubblicato una serie di fotografie scattate dal Mars Rover Curiosity che mostrano il panorama dell’area marziana chiamata “Murray Buttes”. Si tratta di immagini di elevatissima qualità catturate l’8 settembre 2016 usando lo strumento Mast Camera (Mastcam), composto da due macchine fotografiche in grado di ottenere tra le altre cose fotografie in colori naturali. Il risultato è un panorama mozzafiato che allo stesso tempo è molto interessante dal punto di vista scientifico perché le rocce stratificate fotografate mostrano le tracce della storia geologica di Marte.

Esempio di vene minerali presenti nel cratere Gale (Foto NASA/JPL-Caltech/MSSS)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Meteoritics & Planetary Science” descrive una ricerca sull’antico lago che esisteva nell’odierno cratere Gale su Marte. Scienziati della Open University e dell’Università di Leicester hanno usato dati raccolti dal Mars Rover Curiosity della NASA per capire le antiche condizioni nel cratere Gale concludendo che l’ambiente era simile a quello terrestre e favorevole alla presenza di forme di vita.

Il Mars Rover Curiosity nell'area dov'è situata la roccia BuckSkin (Foto NASA/JPL-Caltech/MSSS)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences” (PNAS) descrive la scoperta inaspettata di un minerale chiamato tridimite da parte del Mars Rover Curiosity nel cratere Gale di Marte. L’analisi di un campione estratto da una roccia chiamata BuckSkin ha evidenziato la presenza di tridimite, che sulla Terra si forma in seguito ad un’attività vulcanica molto più intensa di quella ritenuta presente nel passato di Marte.