Il sistema di coltivazione di lattuga nello spazio (Foto Orbital Technologies/NASA)

Ieri i membri dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale hanno mangiato un po’ di insalata. Sembra un atto molto banale ma essa era basata su lattuga coltivata sulla Stazione come parte dell’esperimento Veg-01 che ha proprio lo scopo di studiare la crescita di piante in un ambiente di microgravità. Lo scopo finale è quello di permettere l’autosufficienza nella produzione di cibo durante i viaggi nello spazio profondo e in colonie spaziali.

Mappa di lampi gamma con al centro una struttura simile ad un anello della lunghezza di 5 miliardi di anni luce (Immagine cortesia Lajos Balazs)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society” descrive la scoperta di quella che sembra la più grande struttura dell’universo. Si tratta di anello di nove lampi gamma, che significa altrettante galassie, per una lunghezza di 5 miliardi di anni luce. Quest’anello, anche se non è proprio un cerchio, sembra contraddire i modelli attuali e in particolare il principio cosmologico, l’idea che la distribuzione della materia nell’universo sia uniforme a una scala abbastanza grande.

Concetto artistico dei frammenti degli anelli di Saturno (Immagine NASA)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences” (PNAS) descrive una ricerca che offre una spiegazione a un mistero riguardante gli anelli di Saturno applicabile a quelli di qualsiasi altro corpo celeste. Secondo il team internazionale che ha compiuto questa ricerca, gli anelli hanno una distribuzione universale delle particelle che segue precise leggi matematiche.

La nebulosa planetaria conosciuta come Nebulosa Civetta Meridionale (Foto ESO)

È soprannominata Nebulosa Civetta Meridionale ed è una nebulosa planetaria straordinariamente simmetrica e rotonda. Usando il telescopio VLT (Very Large Telescope) dell’ESO in Cile è ora stato possibile catturare un’immagine straordinaria di questa stella morente e di ciò che resta attorno ad essa. Il risultato dà l’impressione di una sfera illuminata come un fantasma nelle tenebre dello spazio.

Rappresentazione di due coppie di stelle, una in blu e una in rosso, che mostra come le coppie siano nate assieme e nel tempo una di esse si sia spostata notevolmente (Immagine cortesia Dana Berry/SkyWorks Digital, Inc.; SDSS collaboration)

Un articolo pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista “The Astrophysical Journal” descrive una ricerca che mostra come circa il 30% delle stelle della Via Lattea, cioè quasi una su tre, si sia spostata notevolmente dall’orbita che aveva alla sua nascita. Questo soprendente risultato è stato ottenuto da un team di scienziati che ha lavorato all’investigazione Sloan Digital Sky Survey (SDSS) osservando per un periodo di quattro anni 100.000 stelle con lo spettrografo SDSS Apache Point Observatory Galactic Evolution Explorer (APOGEE).