Il razzo vettore Atlas V 421 al decollo con le sonde spaziali MMS (Foto NASA)

Poche ore fa le 4 sonde spaziali MMS (Magnetospheric Multiscale Mission) sono state lanciate su un razzo vettore Atlas V 421 da Cape Canaveral. Dopo quasi due ore le navicelle hanno cominciato a separarsi dall’ultimo stadio del razzo, una alla volta a intervalli di circa cinque minuti. È solo l’inizio di una complessa fase di test, di dispiegamento delle aste con i sensori e di posizionamento delle sonde in una configurazione a tetraedro che durerà oltre cinque mesi.

La missione MMS è davvero ambiziosa perché è basata sul lavoro di una costellazione di 4 sonde spaziali identiche che dovranno operare assieme in una formazione a tetraedro per poter effettuare rilevazioni tridimensionali. Lo scopo è quello di studiare la magnetosfera terrestre in un modo più sofisticato di quelli tentati in precedenza.

In particolare, le sonde spaziali studieranno il fenomeno della riconnessione magnetica. Si tratta di un processo in plasma altamente conduttivo in cui la topologia magnetica viene riordinata e l’energia magnetica viene convertita in energia cinetica e termica e nell’accelerazione di particelle.

I cosmonauti Elena Serova e Alexander Samokutyaev e l'astronauta Barry Wilmore assistiti dopo l'atterraggio (Immagine NASA TV)

Poche ore fa, l’astronauta Barry Wilmore della NASA e i cosmonauti russi Alexander Samokutyaev ed Elena Serova sono tornati sulla Terra sulla navicella spaziale Soyuz TMA-14M, atterrata senza problemi in Kazakistan. I tre hanno trascorso quasi sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale, dove erano arrivati il 26 settembre 2014. Inizialmente, erano parte della Expedition 41, nella seconda metà della loro permanenza sono stati parte della Expedition 42 con Barry Wilmore come comandante della Stazione.

Gli eventi splash registrati dagli esperimenti LHCb e ALICE nel test del Large Hadron Collider (Immagine cortesia CERN. Tutti i diritti riservati)

Il CERN ha confermato che nel corso del week-end scorso due degli esperimenti del Large Hadron Collider (LHC) hanno inviato con successo raggi di protoni attraverso l’acceleratore di particelle. Si tratta del primo test completo di funzionamento che segna l’inizio dell’ultima fase di riaccensione dopo l’aggiornamento delle apparecchiature effettuato negli ultimi due anni. Il test, condotto dagli esperimenti LHCb (Large Hadron Collider beauty) e ALICE (A Large Ion Collider Experiment) è stato un successo.

La navicella spaziale Cygnus di Orbital ATK durante la missione ORB-1 e la navicella spaziale Dragon di SpaceX durante la missione CRS-5 (Foto NASA)

Un portavoce della NASA ha annunciato che l’agenzia ha deciso di estendere il contratto CRS (Commercial Resupply Services) con SpaceX e Orbital ATK per il trasporto di carichi alla Stazione Spaziale Internazionale. Le missioni aggiuntive sono previste per il 2017 e hanno lo scopo di coprire le esigenze della NASA fino all’assegnazione di un nuovo contratto, chiamato CRS 2. Quest’estensione prevede altre tre missioni per la navicella spaziale Dragon di SpaceX e un’altra missione per la navicella spaziale Cygnus di Orbital ATK.

La NASA ha confermato che la sua sonda spaziale Dawn è entrata regolarmente in orbita attorno al pianeta nano Cerere. Era a un’altitudine di circa 61.000 chilometri quando è stata catturata dalla forza di gravità di Cerere. Ciò è avvenuto ieri quando in Italia era il primo pomeriggio ma Dawn era sul lato nascosto del pianeta nano quando è entrata in orbita. La conseguenza è che ci è voluto un po’ prima che la sonda raggiungesse una posizione in cui poteva trasmettere dati verso la Terra.