Comete

La cometa cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko fotografata il 25 marzo 2015, uno dei momenti delle rilevazioni di molecole organiche (Foto ESA/Rosetta/NavCam – CC BY-SA IGO 3.0)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Science Advances” descrive la scoperta di ingredienti che sono considerati fondamentali per l’origine della vita sulla Terra sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. In particolare, la glicina, un amminoacido che si trova nelle proteine, e il fosforo, un elemento che forma il DNA e le membrane cellulari. Queste rilevazioni sono state effettuate dallo strumento ROSINA a bordo della sonda spaziale Rosetta dell’ESA.

Rappresentazione artistica della cometa C/2014 S3 (PANSTARRS) (Immagine ESO/M. Kornmesser)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Science Advances” descrive una ricerca sulla cometa C/2014 S3 (PANSTARRS), che si è preservata nella nube di Oort per miliardi di anni mantenendo quasi le stesse caratteristiche che aveva al momento della sua formazione. La particolarità è che essa sembra essere composta degli stessi materiali delle aree interne del sistema solare perciò è una sorta di fossile dei tempi della formazione della Terra.

Variazioni di colore rilevate sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (Immagine ESA/ATG medialab; Data: ESA/Rosetta/VIRTIS/INAF-IAPS/OBS DE PARIS-LESIA/DLR; G. Filacchione et al (2016))

Un articolo pubblicato sulla rivista “Icarus” descrive il cambiamento di colori e brillantezza rilevato sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko dalla sonda spaziale Rosetta dell’ESA. Si tratta delle prime scoperte di uno studio e riguardano i mesi immediatamente successivi l’arrivo di Rosetta nell’orbita della cometa, nell’agosto 2014.

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal Letters” descrive un’analisi effettuata sui dati raccolti dallo strumento ROSINA della sonda spaziale Rosetta dell’ESA che ha permesso di stabilire che il ghiaccio presente sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko ha una forma cristallina. Può sembrare un problema banale, invece tale natura implica il fatto che si sia originato nella nebulosa protosolare e abbia la stessa età del sistema solare.

Schema del passaggio ravvicinato a Marte della cometa C/2013 A1 Siding Spring (Immagine NASA/Goddard)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Geophysical Research Letters” descrive gli effetti sul campo magnetico del pianeta Marte causati dal passaggio ravvicinato della cometa C/2013 A1 Siding Spring nell’ottobre 2014. Utilizzando i dati raccolti in quel periodo dalla sonda spaziale MAVEN della NASA è stato possibile ricostruire i momenti caotici per la magnetosfera marziana con conseguenze profonde anche se temporanee.