June 2017

Spicole solari osservate e simulate (Immagine Nasa-Iris, Università di Oslo, Swedish Solar Telescope)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Science” descrive una ricerca che offre una spiegazione all’origine delle spicole solari, getti intermittenti di plasma che si propagano dalla cromosfera solare fino alla base della corona a velocità molto elevate. Un team di ricercatori ha creato simulazioni al computer e le ha confrontate con osservazioni effettuate dalla sonda spaziale IRIS della NASA e dallo Swedish Solar Telescope situato alle isole Canarie che hanno confermato la validità dei modelli.

FIR 3 (HOPS 370) e FIR 4 (HOPS 108) (Immagine Credit: Osorio et al., NRAO/AUI/NSF)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Astrophysical Journal” descrive una ricerca su un fenomeno di formazione stellare nela nube molecolare di Orione 2. Un team di astronomi guidato da Mayra Osorio dell’Astrophysical Institute of Andalucia (IAA-CSIC) in Spagna ha utilizzato il radiotelescopio VLA per trovare le prove che un getto di materiali espulso da una giovane stella potrebbe aver innescato la formazione di un’altra protostella più giovane.

I candidati esopianeti del nuovo catalogo (Immagine NASA/Ames Research Center/Wendy Stenzel)

In una conferenza stampa, la NASA ha presentato il nuovo catalogo di candidati esopianeti prodotto grazie alle osservazioni del suo telescopio spaziale Kepler. I candidati esopianeti sono in totale 4.034 dei quali 2.335 sono stati confermati come realmente esistenti. Ci sono 219 nuovi candidati dei quali 10 potrebbero avere dimensioni simili alla Terra e allo stesso tempo trovarsi nell’area abitabile del loro sistema solare.

Coppia di stelle in un nucleo ovale denso nella nube di Perseo (Immagine cortesia SCUBA-2 survey image by Sarah Sadavoy, CfA)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society” descrive uno studio sulla diffusione di sistemi binari composti da stelle di piccola massa. Gli astronomi Sarah Sadavoy dello Smithsonian Astrophysical Observatory e Steven Stahler dell’Università di Berkeley hanno studiato stelle giovanissime nella nube molecolare della costellazione di Perseo concludendo che quel tipo di stelle nasce sempre in coppie, Sole compreso.