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Non è riuscito l’allunaggio del lander indiano Vikram e del rover Pragyan

Il lander Vikram e il rover Pragyan della missione indiana Chandrayaan 2, lanciati il 22 luglio scorso, hanno tentato l’allunaggio ma qualcosa è nadato storto e il contatto è stato perso a un’altitudine di circa 2,1 chilometri. Ufficialmente gli ingegneri dell’agenzia spaziale indiana ISRO stanno analizzando i dati raccolti ma probabilmente c’è stato qualche problema in fase di frenata con perdita di assetto e successivo schianto dei veicoli.

La missione Chandrayaan 2 al lancio su un razzo GSLV Mk-III (Immagine cortesia ISRO)

Poco fa un razzo vettore GSLV Mk-III è decollato dal centro spaziale indiano Satish Dhawan con l’orbiter, il lander Vikram e il rover Pragyaan della missione Chandrayaan 2. Dopo poco più di 16 minuti, i veicoli si sono separati dall’ultimo stadio del razzo per cominciare la serie di manovre che pian piano allungheranno la loro orbita fino a portarli nell’area di influenza della Luna, dove è previsto l’allunaggio di lander e rover il 6 o 7 settembre.

Il lander di SpaceIL (Immagine cortesia SpaceIL)

Il Google Lunar XPRIZE ha annunciato l’assegnazione del Diversity Prize di un milione di dollari, che verrà diviso tra i 16 team che partecipano alla competizione. L’annuncio più importante è quello dei 5 team che passano alla fase finale della competizione avendo provato di avere contratti validi per il lancio dei loro veicoli sulla Luna entro il 31 dicembre 2016. L’obiettivo finale è portare una navicella robotica sulla Luna che dopo l’allunaggio deve percorrere almeno 500 metri sulla superficie e inviare immagini e dati sulla Terra.

Astrosat dopo il decollo su un razzo vettore PSLV-XL (Foto cortesia IRSO. Tutti i diritti riservati)

Qualche ora fa l’osservatorio spaziale Astrosat è stato lanciato su un razzo vettore PSLV-XL dal centro spaziale Satish Dhawan nel volo indicato come PSLV-C30 dall’ISRO, l’agenzia spaziale indiana. Dopo poco più di 22 minuti Astrosat si è regolarmente separato dall’ultimo stadio del razzo per immettersi in un’orbita vicina all’equatore a un’altitudine di circa 650 chilometri. Assieme ad esso sono stati lanciati altri sei satelliti per conto di clienti di varie nazioni: il microsatellite indonesiano LAPAN-A2, il microsatellite canadese NLS-14 (Ev9) e quattro nanosatelliti degli USA LEMUR.