December 2017

Scenari possibili dopo la kilonova (Immagine NRAO/AUI/NSF: D. Berry)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” descrive una ricerca sulle conseguenze della fusione tra due stelle di neutroni osservata sia nell’emissione di onde elettromagnetiche che di onde gravitazionali. Un team di ricercatori guidato da Kunal Mooley del National Radio Astronomy Observatory (NRAO) statunitense ha usato il Very Large Array (VLA) assieme all’Australia Telescope Compact Array e al Giant Metrewave Radio Telescope in India per tre mesi a partire dall’inizio di settembre per rilevare le onde radio emesse dall’evento all’origine delle onde gravitazionali registrate il 17 agosto 2017 nell’evento chiamato GW170817.

Rappresentazione artistica di GJ 436b con la sua coda (Immagine cortesia Mark Garlick/University of Warwick)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” descrive una ricerca sul pianeta GJ 436b, la cui orbita attorno alla sua stella è risultata essere quasi polare invece che equatoriale. Un team di ricercatori guidato dell’Università di Ginevra (UNIGE) ha scoperto questa nuova strana caratteristica dell’orbita di quest’esopianeta, già noto perché la sua orbita è molto eccentrica e soprattutto perché ha un’enorme coda simile a quella di una cometa.

L’asteroide interstellare ‘Oumuamua visto dal William Herschel Telescope a La Palma (Immagine cortesia A. Fitzsimmons, QUB/Isaac Newton Group, La Palma)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” descrive i risultati di un’analisi spettroscopica e di una modellazione termica dell’asteroide interstellare 1I/2017 U1 ‘Oumuamua. Un team di astronomi guidato dal Professor Alan Fitzsimmons e dalla dottoressa Michele Bannister della Scuola di matematica e fisica della Queen’s University Belfast ha concluso che, causa dell’esposizione ai raggi cosmici, sull’asteroide è avvenuta una stratificazione superficiale di materiali organici e isolante e potrebbe contenere ghiaccio.

La navicella spaziale Soyuz MS-07 dopo l'attracco alla Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA TV)

Poco fa la navicella spaziale Soyuz MS-07, partita circa due giorni fa dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale con a bordo tre nuovi membri dell’equipaggio. Scott Tingle della NASA, Anton Shkaplerov di Roscosmos e Norishige Kanai della JAXA completano ora l’equipaggio della Expedition 54.