April 2018

La supernova SN 2001ig

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal” descrive la rilevazione di una compagna della supernova di tipo IIb conosciuta come SN 2001ig. Un team di astronomi ha utilizzato il telescopio spaziale Hubble per scoprire il primo caso di sistema binario in cui una delle stelle è sopravvissuta quando la compagna è esplosa in una supernova. Le due stelle non erano solo vicine ma c’è stata un’interazione che ha avuto un’influenza sulla supernova.

Il protoammasso SPT2349-56 (Immagine ESO/ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/Miller et al.)

Due articoli, uno pubblicato sulla rivista “Nature” e uno sulla rivista “Astrophysical Journal”, descrivono le osservazioni della fusione tra varie galassie di tipo starburst, caratterizzate da una notevole produzione di stelle. Due team, guidati rispettivamente da Tim Miller della Dalhousie University in Canada e della Yale University negli USA e Iván Oteo dell’Università scozzese di Edinburgo hanno usato i radiotelescopi ALMA e APEX per studiare questi eventi che sono molto antichi dato che sono avvenuti circa 1,5 miliardi di anni dopo il Big Bang.

Il satellite Sentinel-3B al decollo su un razzo vettore Rockot (Foto ESA - S. Corvaja)

Poche ore fa il satellite Sentinel-3B, parte del programma GMES / Copernicus, è stato lanciato dal cosmodromo russo di Plesetsk su un razzo vettore Rockot. Dopo circa un’ora e mezza si è separato dall’ultimo stadio del razzo, chiamato Breeze KM, ha cominciato a comunicare con il centro controllo e a dispiegare i pannelli solari. La sua orbita finale è di tipo eliosincrono, che significa che passerà sopra una certa area della Terra sempre alla stessa ora locale, con un’altitudine di circa 815 chilometri.

Il cielo di Gaia nella DR2 (Immagine ESA/Gaia/DPAC)

L’ESA ha pubblicato la seconda mappa tridimensionale del cielo che include la Via Lattea e le galassie vicine ottenuta dalla sonda spaziale Gaia, la più dettagliata di questo tipo mai prodotta. Questo catalogo, costruito grazie a quello che è stato chiamato Data Release 2 (DR2), amplia notevolmente la prima mappa rilasciata dall’ESA nel settembre 2016.

La sonda spaziale Gaia è stata lanciata il 19 dicembre 2013 con lo scopo di creare una mappa tridimensione di grande precisione delle stelle della Via Lattea ma anche di catalogare miliardi di altri oggetti celesti, non solo stelle ma anche galassie. Gaia aveva cominciato la sua attività scientifica nel luglio 2014, la prima mappa includeva i dati raccolti fino al settembre 2015, la DR2 include i successivi 8 mesi di osservazioni.

La Nebulosa Laguna alle frequenze visibili (Immagine NASA, ESA, and STScI)

Il 24 aprile 1990 il telescopio spaziale Hubble venne lanciato sullo Space Shuttle Discovery e messo in orbita il giorno dopo. Per celebrare il 28° anniversario di quell’evento che rappresenta una pietra miliare nella storia dell’astronomia sono state pubblicate nuove fotografie mozzafiato della Nebulosa Laguna.

Distante circa 4.000 anni luce dalla Terra, la Nebulosa Laguna venne catalogata per la prima volta dall’astronomo Giovanni Battista Hodierna e successivamente inserita in altri cataloghi, tanto che è conosciuta con varie denominazioni tra cui Messier 8 o M8, NGC 6523, Sharpless 25, RCW 146 e Gum 72. In condizioni ottimali è visibile anche a occhio nudo perciò è oggetto di osservazioni anche da parte di astronomi dilettanti.