I grandi telescopi per studiare la cometa 46P/Wirtanen

Vari telescopi come il telescopio spaziale Hubble, il telescopio volante SOFIA e il radiotelescopio ALMA sono stati usati per esaminare la regione più interna della cometa 46P/Wirtanen, soprannominata la cometa di Natale perché nei giorni scorsi ha compiuto un passaggio ravvicinato alla Terra. Quest’espressione va considerata in senso lato dato che il 16 dicembre è arrivata fino a 11,6 milioni di chilometri di distanza. Ciò è stato sufficiente a ottenere informazioni interessanti come la rilevazione di molecole di acido cianidrico nel suo nucleo da parte di ALMA.

La cometa 46P/Wirtanen è del tipo periodico di corto periodo dato che attualmente ha un periodo orbitale che dura solo 5,44 anni. Inizialmente era l’obiettivo della straordinaria missione della sonda spaziale Rosetta dell’ESA ma i piani cambiarono. Nel 2013 non ci fu un vero passaggio ravvicinato alla Terra, quest’anno invece la traiettoria della cometa l’ha portata a una distanza sufficientemente ravvicinata da poterne studiare le caratteristiche in modo approfondito, anche come obiettivo di una missione spaziale futura.

Chi segue regolarmente le ricerche astronomiche è abituato a vedere il radiotelescopio ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), inaugurato nel marzo 2013, usato per studiare nubi di gas interstellare e oggetti lontani a volte miliardi di anni luce. Tuttavia, in certi casi la sua potenza e la sua sensibilità sono utili anche per studiare oggetti all’interno del sistema solare come la cometa 46P/Wirtanen.

Il radiotelescopio ALMA ha permesso di ottenere un’immagine ravvicinata del nucleo della cometa 46P/Wirtanen rilevando le emissioni delle molecole di acido cianidrico, una molecola organica semplice che si forma nell’atmosfera molto tenue che circonda il nucleo. L’immagine in alto (ALMA (ESO/NAOJ/NRAO), M. Cordiner, NASA/CUA; Derek Demeter, Emil Buehler Planetarium) mostra fianco a fianco 46P/Wirtanen vista il 2 dicembre alle onde radio da ALMA sulla sinistra e a frequenze ottiche vista da un Telescopio astrografo MN190mm a cui era collegata una macchina fotografica Canon 6D.

Il 13 dicembre la cometa 46P/Wirtanen è stata osservata dal telescopio spaziale Hubble. Nell’immagine qui sotto alla luce visibile, il nucleo è nascosto al centro del bagliore proveniente dalla nube di gas che forma la sua chioma. Lo strumento Wide Field Camera 3 (WFC3) di Hubble ha scattato una serie di fotografie che sono state successivamente elaborate con l’applicazione del colore blu. Esse sono state studiate assieme ad altre scattate dai telescopi spaziali Chandra e Swift della NASA per studiare il rilascio di gas dal nucleo. I telescopi spaziali possono vedere la parte più interna della cometa, che invece non è normalmente visibile dalla Terra.

La cometa 46P/Wirtanen (Immagine NASA, ESA, D. Bodewits (Auburn University) and J.-Y. Li (Planetary Science Institute))
La cometa 46P/Wirtanen (Immagine NASA, ESA, D. Bodewits (Auburn University) and J.-Y. Li (Planetary Science Institute))

Il 16 e 17 dicembre il telescopio volante SOFIA (Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy) ha studiato la presenza di diversi isotopi di idrogeno nell’acqua presente nella cometa 46P/Wirtanen da un’altitudine di oltre 15.000 metri. L’immagine in basso è alla luce visibile e in questo caso è stato applicato un filtro arancione per indicare l’intensità di luce relativa ad altri oggetti. Altre osservazioni sono state effettuate agli infrarossi per successive analisi dell’acqua presente sulla cometa come parte degli studi dell’origine dell’acqua sulla Terra.

La cometa 46P/Wirtanen sarà visibile ancora per qualche settimana anche ai semplici curiosi che hanno solo un binocolo o un cannocchiale. Rappresenta un obiettivo interessante per gli astronomi dilettanti, che possono trovare informazioni anche su un sito dedicato a una campagna di osservazioni. I grandi telescopi sono stati usati per cercare di ottenere dettagli da aggiungere alle nostre conoscenze di questi corpi celesti collegate alla storia dell’acqua ma anche delle molecole organiche sulla Terra.

La cometa 46P/Wirtanen (Immagine NASA/SOFIA)
La cometa 46P/Wirtanen (Immagine NASA/SOFIA)

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