Confermato il successo del volo ravvicinato a Ultima Thule della sonda spaziale New Horizons

La NASA ha confermato che la sua sonda spaziale New Horizons ha compiuto con successo il passaggio ravvicinato all’oggetto della Fascia di Kuiper catalogato come 2014 MU69 e soprannominato Ultima Thule. Dopo aver compiuto la sua seconda missione, New Horizons si è orientata verso la Terra, ha comunicato una serie di dati telemetrici che hanno permesso di confermare che è in buona salute per poi cominciare a inviare i dati raccolti.

Le prime fotografie inviate dalla sonda spaziale New Horizons sono state in realtà scattate quand’era ancora nel corso del suo avvicinamento a Ultima Thule che l’ha portata a soli 3.500 chilometri da quest’oggetto. Ogni nuova fotografia ha portato miglioramenti nella qualità e quindi nella riproduzione della forma, rimasta misteriosa davvero fino all’ultimo. Vengono sostanzialmente confermate le stime delle dimensioni a circa 32-35 per 15-16 chilometri ma sul resto ci sono ancora incertezze.

L’immagine (NASA/JHUAPL/SwRI; schizzo cortesia James Tuttle Keane) msotra sul lato sinistro una composizione di due fotografie scattate dallo strumento Long-Range Reconnaissance Imager (LORRI) hanno lasciato ancora un dubbio perché Ultima Thule potrebbe ancora essere composto da due asteroidi molto vicini se non in contatto oppure essere un oggetto unico con due lobi come il nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Oggetti a due lobi non sono rari perché possono essere il frutto dell’unione di due corpi più piccoli che si sono scontrati a bassa velocità oppure il risultato di fenomeni di erosione e sublimazione di sostanze volatili ghiacciate. Sul lato destro c’è un concetto artistico di Ultima Thule come oggetto a due lobi con l’asse di rotazione indicato dalle frecce.

Una stima più precisa dell’asse di rotazione ottenuta grazie alle ultime fotografie suggerisce che esso punti più o meno nella direzione di avvicinamento della sonda spaziale New Horizons e ciò spiegherebbe perché non mostrava grossi cambiamenti di luminosità nel corso dei giorni scorsi. Anche in questo caso rimangono delle incertezze che dovrebbero essere eliminate con l’arrivo di fotografie scattate a distanze inferiori.

Per alcuni giorni arriveranno dati sempre più interessanti ma poi ci sarà un’interruzione delle trasmissioni per circa 10 giorni dovuta al fatto che la sonda spaziale New Horizons sarà troppo vicina al Sole dal punto di vista della Terra per avere comunicazioni affidabili. Sarà solo un breve black-out dopo il lungo periodo di preparazione del volo ravvicinato a Ultima Thule, il secondo dopo quello a Plutone. A questo punto, se gli strumenti hanno funzionato correttamente, arriveranno molti dati di ottima qualità sull’oggetto più lontano finora raggiunto da una sonda spaziale.

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