La nebulosa planetaria ESO 577-24 vista in tutto il suo splendore dal Very Large Telescope

L’ESO ha pubblicato una nuova immagine della nebulosa planetaria ESO 577-24 catturata dal Very Large Telescope (VLT) in Cile grazie al suo strumento FORS2, che da ormai quasi vent’anni sta catturando alcune delle migliori immagini astronomiche ottenute dal VLT. ESO 577-24 rappresenta la fase finale della vita della stella al suo centro, catalogata come Abell 36, in termini astronomici un istante di agonia dato che la sua durata è stimata attorno ai 10.000 anni terrestri.

L’espressione nebulosa planetaria è frutto di un errore di interpretazione da parte di astronomi che avevano a disposizione strumenti limitati e le scambiarono per formazioni simili ai pianeti gassosi del sistema solare. In realtà, rappresentano una fase breve dal punto di vista astronomico della vita di una stella di massa simile al Sole quando diventa una gigante rossa e i suoi strati esterni vengono espulsi.

Distante circa 1.400 anni luce dalla Terra, la nebulosa planetaria ESO 577-24, conosciuta anche come IRAS F13378-1937 o 2MASS J13404134-1952553, è stata scoperta negli anni ’50 del XX secolo nel corso dell’indagine National Geographic Society -Palomar Observatory. La stella centrale è passata attraverso la fase di gigante rossa e ha espulso i suoi strati esterni ma ora il nucleo rimasto non può più sostenere la fusione nucleare perciò si sta contraendo in un volume che alla fine sarà paragonabile a quello della Terra. Diventerà una nana bianca e al momento è estremamente calda perciò emette ultravioletti che ionizzano i materiali che la circondano rendendoli luminosi.

A causa di quell’agonia, i materiali espulsi si stanno allontanando dalla stella centrale, che pian piano si raffredderà dopo aver raggiunto una nuova stabilità. Tutto ciò causerà anche un calo della ionizzazione dei materiali, con la conseguenza che la loro luminosità sparirà lentamente fino a scomparire del tutto. Sono i motivi per cui una nebulosa planetaria ha una durata limitata a qualche millennio ed ESO 577-24 potrebbe essere già vicina alla fine in termini astronomici.

L’immagine (ESO) mostra la nebulosa planetaria ESO 577-24 fotografata dallo strumento FORS2 (FOcal Reducer and low dispersion Spectrograph), con la stella centrale Abell 36 visibile in bianco mentre le parti rosse e blu corrispondono alle emissioni a frequenze ottiche a quei colori. Nell’immagine si può vedere una sorta di photobombing cosmico perché un asteroide di passaggio ha lasciato una traccia in basso a sinistra della stella. Dietro ESO 577-24 sono visibili parecchie galassie.

Le immagini generate dai vari strumenti dell’ESO nel corso delle osservazioni vengono raccolte in un archivio che può essere utile per future ricerche. In certi casi il VLT non può essere utilizzato per ricerche scientifiche, in questi casi il programma Gemme Cosmiche permette di produrre immagini che possono essere interessanti per uso didattico e attirare l’attenzione anche solo per motivi estetici. Molte immagini astronomiche sono al tempo stesso spettacolari e utili dal punto di vista scientifico, iniziative per diffonderle possono catturare l’attenzione del pubblico e generare interesse per l’astronomia. Quest’immagine della nebulosa planetaria ESO 577-24 corrisponde perfettamente a questa descrizione.

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