
Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astronomical Journal” riporta la conferma di quattro esopianeti, una super-Terra e tre miniNettuno, nel sistema della stella HD 108236. Un team guidato da Tansu Daylan, postdoc Kavli Institute for Astrophysics and Space Research del MIT, ha analizzato dati raccolti dal telescopio spaziale TESS della NASA per identificare quegli esopianeti. A questa ricerca hanno partecipato anche due studenti di scuola superiore come parte del programma Student Research Mentoring Program (SRMP) al Center for Astrophysics | Harvard & Smithsonian. Un articolo accettato per la pubblicazione sulla rivista “Astronomy & Astrophysics” riporta la scoperta di un’altra super-Terra nello stesso sistema da parte di un team di ricercatori guidato da Andrea Bonfanti dell’Accademia austriaca delle scienze che ha utilizzato il telescopio spaziale CHEOPS dell’ESA.
Distante circa 210 anni luce dalla Terra, la stella HD 108236 ha massa e dimensioni quasi il 90% quelli del Sole. Potrebbe essere più vecchia del Sole ma le stime della sua età contengono un ampio margine di errore. Essendo tra gli obiettivi delle osservazioni del telescopio spaziale TESS, lanciato il 18 aprile 2018, è conosciuta anche come TOI-1233 dove la sigla TOI sta per TESS Object of Interest.
Il team di Tansu Daylan, che include i due studenti di scuola superiore Kartik Pinglé, di 16 anni, e Jasmine Wright, di 18 anni, ha analizzato le osservazioni della stella HD 108236 condotte dal telescopio spaziale TESS scoprendo quattro pianeti. I dati indicano che si tratta di una super-Terra con una massa un po’ più di quattro volte quella della Terra e di tre miniNettuno di varie dimensioni. Sono tutti molto vicini alla loro stella con anni che durano rispettivamente 3,8, 6,2, 14,18 e 19,6 giorni terrestri.
Nel corso del 2021 sono previste nuove osservazioni del sistema di HD 108236 con il telescopio spaziale TESS. Nel frattempo, è già stato un obiettivo anche per il telescopio spaziale CHEOPS, lanciato il 18 dicembre 2019, progettato per esaminare esopianeti scoperti con altri strumenti per definirne le caratteristiche. Il team di Andrea Bonfanti ha anche scoperto un ulteriore pianeta in quel sistema grazie a CHEOPS, probabilmente un’altra super-Terra. La sua massa è quasi quattro volte quella della Terra ma è un po’ più grande di quella più interna e quindi con una densità inferiore. È il pianeta più esterno scoperto finora nel sistema ma è anch’esso troppo vicino alla sua stella per avere condizioni simili a quelle terrestri. La prima stima della durata del suo anno è di poco più di 29 giorni terrestri perciò potrebbe essere un super-Mercurio.
Anche se i pianeti di HD 108236 sono decisamente troppo vicini alla loro stella per ospitare forme di vita simili a quelle terrestri, è sempre interessante per gli astronomi scoprire un sistema con più pianeti. Esso offre nuove informazioni che aiuteranno a migliorare i modelli di formazione ed evoluzione dei pianeti. In questo caso sono stati trovati dei pianeti nettuniani caldi, pianeti gassosi di dimensioni vicine a quelle di Nettuno vicini alla loro stella. Essi offriranno informazioni sull’erosione dell’atmosfera di questi pianeti da parte della loro stella. Per questi motivi, il sistema di HD 108236 continuerà a essere studiato.
È il secondo caso in breve tempo di esopianeti in un sistema planetario scoperti mettendo assieme i dati raccolti dai telescopi spaziali TESS e CHEOPS dopo il caso del sistema di TOI-178. Le diverse caratteristiche di questi due strumenti hanno portato a una sinergia che forse neppure gli astronomi si aspettavano con ottimi risultati.