Acceleratori di particelle

Collisioni di protoni che inviano particelle attraverso il rilevatore ATLAS (Immagine cortesia ATLAS/CERN. Tutti i diritti riservati)

Il CERN ha annunciato che il Large Hadron Collider (LHC) ha testato con successo collisioni di particelle ai livelli di energia massima possibile dopo gli aggiornamenti, 13 TeV (13.000 miliardi di ElettronVolt). Dopo la riattivazione dell’enorme acceleratore di particelle avvenuta a Pasqua, i livelli di energia sono stati pian piano aumentati e nella tarda serata di mercoledi le collisioni hanno raggiunto l’energia massima.

L'esperimento ATLAS del CERN ha rilevato le prime collisioni di protoni dopo la ripresa dell'attività del Large Hadron Collider (Immagine cortesia CERN. Tutti i diritti riservati)

Questa Pasqua ha rappresentato per il CERN il momento della ripresa della piena attività del Large Hadron Collider (LHC). Dopo i test cominciati alcune settimane fa, nella mattina di domenica scorsa un raggio di protoni ha percorso tutti i 27 chilometri del gigantesco anello. Dopo meno di due ore, un secondo raggio è stato inviato nella direzione opposta. L’energia era di “soli” 450 GeV ma si è trattato di un evento fondamentale per la ripresa dell’attività scientifica.

Gli eventi splash registrati dagli esperimenti LHCb e ALICE nel test del Large Hadron Collider (Immagine cortesia CERN. Tutti i diritti riservati)

Il CERN ha confermato che nel corso del week-end scorso due degli esperimenti del Large Hadron Collider (LHC) hanno inviato con successo raggi di protoni attraverso l’acceleratore di particelle. Si tratta del primo test completo di funzionamento che segna l’inizio dell’ultima fase di riaccensione dopo l’aggiornamento delle apparecchiature effettuato negli ultimi due anni. Il test, condotto dagli esperimenti LHCb (Large Hadron Collider beauty) e ALICE (A Large Ion Collider Experiment) è stato un successo.