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Collisioni a 13,6 TeV rilevate dall'esperimento ATLAS di LHC (Immagine cortesia Collaborazione ATLAS/CERN)

Il CERN ha annunciato che nel corso del pomeriggio di ieri i rilevatori del Large Hadron Collider (LHC) hanno iniziato a rilevare collisioni tra particelle a un’energia che ha raggiunto i 13,6 TeV (Tera-elettronVolt). Si tratta di livelli di energia mai raggiunti prima, i quali segnano l’inizio della Run 3, la terza campagna di ricerca di LHC.

Alla fine di aprile, dopo il Long Shutdown 2, il periodo di oltre tre anni in cui c’è stato l’aggiornamento delle apparecchiature di LHC, è cominciata la lenta riaccensione del più grande acceleratore di particelle del mondo. Anche i rilevatori e altri sistemi degli esperimenti di LHC sono stati aggiornati per aumentare la quantità e qualità dei dati che verranno raccolti nella nuova campagna di ricerca.

Una sezione del tunner di LHC (Foto cortesia CERN)

LHC (Large Hadron Collider), il più grande acceleratore di particelle del mondo, ha ripreso l’attività in preparazione del nuovo programma di lavori, chiamato in codice Run 3, il cui inizio è previsto per luglio. Le operazioni iniziali sono quelle necessarie a collaudare le apparecchiature dopo oltre tre anni di lavori di aggiornamento. Il 22 aprile, i primi fasci di protoni sono stati iniettati in direzioni opposte nell’anello di 27 chilometri di LHC. Se tutto andrà come previsto, in luglio comincerà la Run 3 in attesa del completamento di altri lavori che porteranno alla versione potenziata chiamata High Luminosity LHC (HiLumi LHC o semplicemente HL-LHC).

Crab cavity durante il test (Foto cortesia M. Brice/CERN)

Una cerimonia tenuta al CERN con la posa della prima pietra ha segnato l’inizio dei lavori per High Luminosity LHC (HiLumi LHC o semplicemente HL-LHC), il progetto di potenziamento di LHC (Large Hadron Collider), il più grande acceleratore di particelle del mondo. Entro il 2026 le prestazioni di LHC saranno notevolmente potenziate permettendo di aumentare il numero di collisioni nei grandi esperimenti per poter indagare ancor più ai limiti dei fenomeni fisici.

Sede dell'esperimento ALPHA (Foto cortesia Maximilien Brice/CERN)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” descrive la misurazione di una riga spettrale di un atomo di antidrogeno. L’esperimento ALPHA del CERN, che ha proprio lo scopo di condurre esperimenti sull’anti-idrogeno per capire meglio le caratteristiche dell’antimateria, è riuscito a intrappolare un anti-atomo per esaminarlo con un laser e stabilire che le sue caratteristiche spettrali sono identiche a quelle dell’idrogeno.

Schema dell'esperimento AWAKE all'interno della struttura del CERN (Immagine cortesia CERN)

Alla fine della settimana scorsa al CERN il primo raggio di particelle è stato inviato attraverso l’esperimento AWAKE, un test per verificare un concetto di fattibilità di un nuovo tipo di acceleratore di particelle. Esso è attualmente ancora in fase di costruzione ma quando sarà terminato potrà provare la possibilità di costruire acceleratori al plasma in cui l’accelerazione di un campo scia (in inglese “wakefield”) permetterà di costruire acceleratori cento volte più piccoli di quelli attuali.