September 29, 2015

A sinistra alcune delle terrazze (in verde) identificate sulla cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko. Al centro il modello 3D usato per l'analisi. A destra i vettori gravitazionali visualizzati sulla cometa (Immagine ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA; M. Massironi et al (2015))

All’European Planetary Science Congress in corso in questi giorni a Nantes, in Francia, sono state presentate le prove che la strana forma del nucleo della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko è dovuta al fatto che essa è nata dalla fusione di due comete piccole avvenuta qualche miliardo di anni fa. Lo studio condotto da un team guidato da Matteo Massironi, ricercatore dell’Università di Padova e associato INAF, è stato pubblicato sulla rivista “Nature”.

Immagine di striature su pendii del cratere Hale su Marte prodotte da flussi stagionali d'acqua (Immagine NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona)

Ieri la NASA ha annunciato l’esistenza di flussi di acqua liquida su Marte. Lo studio, appena pubblicato sulla rivista “Nature Geoscience”, è basato di anni di analisi dei dati raccolti soprattutto grazie alla sonda spaziale MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) della NASA. Le immagini catturate dalla sua macchina fotografica e i dati spettrometrici hanno permesso di individuare rivoli d’acqua lungo le pareti di crateri e pendii che variano nel tempo e sali perclorati al loro interno.