Il caos nell’atmosfera di Betelgeuse visto dal radiotelescopio ALMA

Betelgeuse vista da ALMA (Immagine ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/E. O’Gorman/P. Kervella)
Betelgeuse vista da ALMA (Immagine ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/E. O’Gorman/P. Kervella)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Astronomy & Astrophysics” descrive uno studio della stella Betelgeuse condotto usando il radiotelescopio ALMA. Questo straordinario strumento ha studiato per la prima volta la superficie di una stella per ottenere le immagini alla risoluzione più elevata mai ottenuta di Betelgeuse. Ciò ha permesso di ottenere nuovi dati sulla sua atmosfera e sulle sue asimmetrie che aiuteranno a capire meglio le supergiganti rosse nelle fasi che precedono le supernove.

Betelgeuse è la seconda stella più luminosa della costellazione di Orione dopo Rigel e ne costituisce la spalla sinistra. Si tratta di una supergigante rossa la cui luminosità è variabile perché è in una fase instabile in cui il suo strato esterno si contrae ed espande. Le sue dimensioni ci appaiono al momento circa 1.400 volte quelle del Sole ma a causa del suo stato si tratta di misurazioni che variano nel tempo.

Non è possibile dire quando Betelgeuse esploderà in una supernova ma gli astronomi la stanno tenendo sotto osservazione. In questo lavoro sono aiutati dalla sua luminosità circa 100.000 volte maggiore di quella del Sole e dalla sua relativa vicinanza visto che la distanza di circa 600 anni luce dalla Terra è poca in termini astronomici. Essa è stata osservata praticamente con qualunque strumento astronomico in grado di osservare una stella.

Nel corso degli anni, vari gruppi di astronomi hanno indagato sull’instabilità di Betelgeuse scoprendo un gigantesco pennacchio di gas largo quasi quanto il sistema solare e una bolla che viene emessa dalla stella. All’inizio del 2013, sono stati pubblicati i risultati di uno studio effettuato grazie all’osservatorio spaziale Herschel dell’ESA che mostrano una possibile collisione della stella con un muro di polvere interstellare.

Stavolta un team guidato dall’astronomo Eamon O’Gorman dell’Institute for Advanced Studies di Dublino ha usato il radiotelescopio ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), inaugurato nel marzo 2013, per concentrarsi sullo studio della bassa cromosfera di Betelgeuse. In quell’area dell’atmosfera della stella l’aumento della temperatura locale spiega perché essa non è simmetrica.

La temperatura media dell’atmosfera è di 2.760 Kelvin a 1,3 raggi stellari ma è molto diversa nelle aree asimmetriche. Ad esempio, c’è un’area che è anche molto allungata che occupa circa il 5% del disco stellare con una temperatura di circa 1.000 Kelvin superiore alla temperatura media.

Questi sono solo i dati di base rilevati grazie ad ALMA ma il loro insieme ha fornito ai ricercatori indizi su ciò che sta succedendo nell’atmosfera di Betelgeuse. Si tratta di fenomeni caotici collegati anche a possibili campi magnetici locali, un altro fattore nell’attività violenta in atto non solo nell’atmosfera ma anche nel nucleo di una stella nella fase più turbolenta della sua vita.

Confronto tra le dimensioni di Betelgeuse e del sistema solare (Immagine ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/E. O’Gorman/P. Kervella)
Confronto tra le dimensioni di Betelgeuse e del sistema solare (Immagine ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/E. O’Gorman/P. Kervella)

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