Scoperta la pulsar millisecondo con la maggior velocità di rotazione nel campo galattico

Alcune antenne di LOFAR e le posizioni di PSR J1552+5437 e PSR J0952-0607 (Immagine NASA/DOE/Fermi LAT Collaboration and ASTRON)
Alcune antenne di LOFAR e le posizioni di PSR J1552+5437 e PSR J0952-0607 (Immagine NASA/DOE/Fermi LAT Collaboration and ASTRON)

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal” descrive la scoperta di PSR J0952-0607, la pulsar millisecondo con la maggior velocità di rotazione nel campo galattico. Un team di ricercatori ha usato il radiotelescopio Low-Frequency Array (LOFAR) per indagare su fonti ad alta energia scoprendo questa pulsar che compie oltre 42.000 rotazioni al minuto, 707 al secondo.

Una pulsar è una stella di neutroni, uno dei possibili resti di una stella esplosa in una supernova. Una massa che può essere superiore a quella del sole è compressa in una sfera che ha una diametro di qualche chilometro. Il suo campo magnetico alimenta raggi di radiazioni elettromagnetiche a varie frequenze che possono essere visibili come pulsazioni regolari, da cui il nome pulsar per questo tipo di oggetto.

Le pulsar millisecondo hanno un periodo di rotazione compreso tra 1 e 10 millisecondi. L’origine di pulsar con una rotazione così rapida non è stata accertata ma la teoria più probabile afferma che si tratta di stelle di neutroni che hanno catturato nuovi materiali da una stella compagna. Il momento angolare trasferito in quest’accrescimento aumenterebbe la velocità di rotazione della pulsar fino a centinaia di rotazioni al secondo.

La pulsar millisecondo più veloce finora scoperta, chiamata PSR J1748-2446ad, si avvicina alle 43.000 rotazioni al minuto. Essa è all’interno dell’ammasso globulare Terzan 5 mentre quella appena scoperta, PSR J0952-0607, è sul piano galattico, all’esterno di un ammasso globulare. Per questo motivo, si tratta della pulsar con la rotazione più veloce tra quelle sul piano galattico e la seconda in assoluto nella Via Lattea.

La pulsar PSR J0952-0607 ha una distanza dalla Terra stimata al momento in modo ancora impreciso, tra i 3.200 e i 5.700 anni luce. La sua massa è stata stimata attorno a 1,4 masse solari e attorno ad essa orbita una compagna che era una stella ma ormai è stata ridotta a un gigante gassoso con una massa quasi 20 volte quella di Giove. Questi sistemi sono stati soprannominati “vedove nere” perché la stella di neutroni ruba materiali da una compagna e col tempo finisce per divorarla completmente.

La scoperta della pulsar PSR J0952-0607 è avvenuta seguendo la rilevazione di varie fonti di raggi gamma. Il telescopio spaziale Fermi della NASA ha permesso di mappare parecchie fonti di questo tipo e circa un terzo di esse non sono state rilevate ad altre lunghezze d’onda. Molte di esse sono pulsar ma è necessario compiere ulteriori indagini per accertarlo e spesso ciò avviene con osservazioni all’altra estremità dello spettro elettromagnetico, cioè alle onde radio.

Il radiotelescopio LOFAR è una rete internazionale di antenne progettate per osservare l’universo a frequenze tra 10 e 250 MHz. Ha rilevato gli impulsi provenienti dalla pulsar PSR J0952-0607 a circa 135 Mhz, una frequenza molto più bassa di quelle generalmente monitorate nelle ricerche alle frequenze radio.

Una situazione simile è stata trovata nella prima pulsar millisecondo scoperta con LOFAR, chiamata PSR J1552+5437, che ruota a circa 25.000 rotazioni al minuto. La sensibilità di LOFAR alle emissioni di quel tipo di pulsar fa sperare ai ricercatori di poterne trovarne altre ultra veloci per capire meglio quegli oggetti estremi.

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