La Galassia Ruota di Carro vista in nuovi dettagli

La Galassia Ruota di Carro (Immagine ESA/Hubble & NASA)
La Galassia Ruota di Carro (Immagine ESA/Hubble & NASA)

Un’immagine catturata dal telescopio spaziale Hubble mostra la Galassia Ruota di Carro mostra la sua struttura particolare che mette assieme caratteristiche di una galassia lenticolare e di una galassia ad anello. La sua forma insolita è probabilmente il risultato di una collisione con un’altra galassia più piccola che ha causato nel suo nucleo una serie di onde d’urto che hanno spinto verso l’esterno gas e polvere. Una conseguenza a lungo termine di quell’accumulo di gas nell’anello esterno è la nascita di molte stelle massicce, visibili in blu.

La Galassia Ruota di Carro, conosciuta anche come LEDA 2248, ESO 350-40 oppure IRAS 00352-3359, è distante dalla Via Lattea circa cinquecento milioni di anni luce, ha un diametro stimato in circa 150.000 anni luce e una massa complessiva stimata in circa 3 miliardi di masse solari. Probabilmente fino sei-settecento milioni di anni fa era una galassia a spirale come la Via Lattea prima della collisione che ha alterato la sua forma.

Il soprannome Galassia Ruota di Carro è dovuto proprio alla forma che vediamo attualmente ma la struttura a spirale sta cominciando pian piano a essere ripristinata dalle forze gravitazionali in azione al suo interno. La conseguenza è che già attualmente dalla Terra riusciamo a vedere i bracci della nuova spirale che si stanno formando tra il nucleo della nuova galassia e l’anello esterno.

Quell’anello è spettacolare e interessante da studiare per la quantità di stelle massicce che vi sono nate dopo la fusione galattica. Gli astronomi stimano che parecchi miliardi di stelle massicce si siano formate in un tempo breve dal punto di vista astronomico. Ciò è stato possibile solo grazie a un anomalo accumulo di gas sul bordo esterno della galassia.

Quelle stelle massicce consumano il proprio idrogeno molto rapidamente perciò muoiono dopo pochi milioni di anni esplodendo in supernove che lasciano stelle di neutroni o buchi neri. Essi possono avere come compagna una stella normale a cui rubano gas che viene scaldato molto. La conseguenza è che nell’anello esterno della Galassia Ruota di Carro ci sono anche molte sorgenti di raggi X.

Questa nuova immagine della Galassia Ruota di Carro è basata su dati d’archivio che sono stati sottoposti a una nuova elaborazione utilizzando FITS Liberator 3, un software libero e open source sviluppato alla Space Telescope European Coordinating Facility (ST-ECF) per elaborare file grafici nel formato FITS (Flexible Image Transport System). Ciò ha permesso di far risaltare nuovi particolari in vecchie immagini come questa, permettendo di capire meglio l’evoluzione di questa fusione galattica.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *