La NASA ha pubblicato un’immagine catturata dalla sua sonda spaziale New Horizons in cui il suo strumento LORRI ha individuato Ultima Thule, l’oggetto, ma potrebbero esserci due oggetti e/o una luna, della fascia di Kuiper che rappresenta il suo prossimo obiettivo per un passaggio ravvicinato previsto per Capodanno 2019. Quando le 48 fotografie combinate nell’immagine sono state scattate, il 16 agosto 2018, New Horizons era ancora a circa 172 milioni di chilometri di distanza da Ultima Thule e riuscire a individuare l’obiettivo è positivo perché i responsabili della missione possono cominciare a valutare eventuali aggiustamenti alla rotta della sonda.
Ultima Thule è un soprannome non ufficiale dell’oggetto della Fascia di Kuiper (in inglese Kuiper Belt Objects, KBO) catalogato ufficialmente come 2014 MU69 annunciato dalla NASA nel marzo 2018. Proprio perché non è chiaro se si tratti di un oggetto unico o multiplo, al momento non è possibile per la International Astronomical Union (IAU) ratificare alcun nome.
Finora, le osservazioni di Ultima Thule sono state condotte in particolare con il telescopio spaziale Hubble e alcune con il telescopio volante SOFIA, strumenti che solo da pochissimi anni stanno seguendo quest’oggetto fornendo agli astronomi informazioni per ricostruirne l’orbita. Si tratta di un lavoro importante per stabilire la rotta della sonda spaziale New Horizons ma i dati sono ancora limitati. La conseguenza è che trovare Ultima Thule per New Horizons con gli strumenti a bordo è ancora più importante per capire innanzitutto se l’oggetto sia dove previsto e se sia necessario aggiustare la rotta della sonda.
Lo strumento Long Range Reconnaissance Imager (LORRI) è stato quello usato per cercare Ultima Thule, che è apparsa come un oggetto fioco nelle fotografie scattate il 16 agosto 2018. Hal Weave, principale investigatore dellos trumento LORRI, ha spiegato che per gli scienziati della NASA è stato come cercare un ago in un pagliaio con l’ulteriore difficoltà di avere una stella in una posizione vicina a Ultima Thule e circa 17 volte più luminosa. Per trovare l’ago è stato utile avere fotografie precedenti del pagliaio, scattate da LORRI nel settembre 2017, che hanno permesso di determinare quali fonti luminose erano costituite da stelle.
L’immagine (NASA/JHUAPL/SwRI) mostra sul lato sinistro l’immagine composta da 48 fotografie scattate da LORRI e successivamente inviate sulla Terra, dove sono state elaborate e combinate. Il quadrato giallo circonda l’area che contiene Ultima Thule, ingrandita sul lato destro, dove è stata eliminata la luce delle varie stelle visibili lasciando Ultima Thule al centro del “mirino” giallo.
Alan Stern, il principale investigatore della missione New Horizons, ha sottolineato che determinare se Ultima Thule fosse stata rilevata dallo strumento LORRI è stato un lavoro difficile ma il risultato è stato positivo. Ciò ha confermato la correttezza dei calcoli della sua orbita basati sui dati raccolti dal telescopio spaziale Hubble.
In questo periodo Ultima Thule è a circa 6 miliardi e mezzo di chilometri dal Sole. La sonda spaziale New Horizons si sta progressivamente avvicinando al suo obiettivo perciò sarà sempre più facile individuarlo fino al punto in cui sarà possibile cominciare a vederne le caratteristiche in una missione che sta davvero raggiungendo l’ultima frontiera.