December 2018

Concetto artistico dell'universo su una bolla a 5 dimensioni (Immagine cortesia Suvendu Giri)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Physical Review Letters” descrive un nuovo modello dell’universo che propone che esso esista ai margini di una bolla in fase di espansione in uno spazio-tempo a cinque dimensioni. Un team di ricercatori dell’Università svedese di Uppsala si è basato sulla teoria delle stringhe per ipotizzare che la materia esistente nell’universo sia sistemata alle estremità di stringhe che si estendono nella quinta dimensione. Secondo quest’ipotesi quella che è stata chiamata energia oscura non sarebbe altro che un effetto descritto da una costante cosmologica nelle equazioni di Friedmann a quattro dimensioni.

GomX-4B (Immagine ESA–G. Porter, CC BY-SA 3.0 IGO)

L’ESA ha annunciato il successo della missione del suo nanosatellite GomX-4B nel testare nuove tecnologie miniaturizzate che permettono a satelliti piccolissimi di orientarsi nello spazio grazie a minuscoli propulsori a butano liquido e il sistema di orientamento chiamato “star tracker” per usare strumenti come HyperScout, un sensore ottico iperspettrale. Finora i nanosatelliti di classe CubeSat erano normalmente privi di sistemi di propulsione perciò questo apre una nuova era provando che ci sono casi in cui un satellite grande come una scatola di scarpe può compiere il lavoro che finora era prerogativa di satelliti centinaia di volte più massicci con costi enormemente inferiori.

I grandi telescopi per studiare la cometa 46P/Wirtanen

Vari telescopi come il telescopio spaziale Hubble, il telescopio volante SOFIA e il radiotelescopio ALMA sono stati usati per esaminare la regione più interna della cometa 46P/Wirtanen, soprannominata la cometa di Natale perché nei giorni scorsi ha compiuto un passaggio ravvicinato alla Terra. Quest’espressione va considerata in senso lato dato che il 16 dicembre è arrivata fino a 11,6 milioni di chilometri di distanza. Ciò è stato sufficiente a ottenere informazioni interessanti come la rilevazione di molecole di acido cianidrico nel suo nucleo da parte di ALMA.

Concetto artistico di stella durante un violento brillamento (Immagine Casey Reed/NASA)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society” riporta la rilevazione di un potente brillamento stellare generato dalla giovanissima stella catalogata come NGTS J121939.5-355557 o più semplicemente come NGTS J1219-3555. Un team di astronomi ha usato l’array di telescopi Next-Generation Transit Survey (NGTS) in Cile per osservare un evento raro che potrebbe essere importante per la formazioni di esopianeti in un sistema ancora in fase di formazione.

L'ammasso galattico Abell S1063 (Immagine NASA, ESA, and M. Montes (University of New South Wales, Sydney, Australia))

Un articolo pubblicato sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society” descrive un nuovo metodo per rilevare e mappare la materia oscura esistente negli ammassi galattici con una precisione superiore rispetto a quelli finora utilizzati. Mireia Montes dell’Università del Nuovo Galles del Sud, in Australia, e Ignacio Trujillo dell’Istituto di Astrofisica delle Canarie, in Spagna, hanno sfruttato la cosiddetta luce intracluster, la debole luce all’interno degli ammassi galattici prodotta dalla loro interazione, rilevata nel programma Hubble Frontier Fields, per mappare la distribuzione di materia oscura al loro interno.