April 2019

Una soluzione al mistero dell'origine dei lampi gamma lunghi

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Communications” offre una soluzione al problema dell’origine dei fotoni che compongono un lampo gamma di lunga durata. Un team di ricercatori coordinato dal Riken Cluster for Pioneering Research in Giappone ha creato una serie di simulazioni basate sulla relazione di Yonetoku, un’equazione ideata da Daisuke Yonetoku, uno degli autori della ricerca, che collega i picchi di energia e luminosità nei lampi gamma concludendo che i loro fotoni hanno origine nella fotosfera, l’area di una stella in cui viene emessa la normale luce.

La sonda spaziale Hayabusa 2 ha generato un cratere sull'asteroide Ryugu

Poche ore fa la sonda spaziale giapponese Hayabusa 2 ha generato un cratere sull’asteroide Ryugu, un’operazione che ha lo scopo di rimuovere materiali dalla superficie per poter prelevare campioni di materiali del sottosuolo che non hanno subito alterazioni dall’esposizione all’ambiente spaziale. Il sistema chiamato Small Carry-on Impactor (SCI) ha lanciato un proiettile di rame da 2,5 kg che è stato sparato sulla superficie da un sistema esplosivo. Fra un paio di settimana Hayabusa 2 dovrebbe tornare sul luogo per prelevare campioni dei detriti.

Il cargo spaziale Progress MS-11 mentre si avvicina alla Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA TV)

Poche ore fa la navicella spaziale Progress MS-11 è decollata su un razzo vettore Soyuz 2.1a dal cosmodromo kazako di Baikonur. Dopo circa nove minuti si è separata con successo dall’ultimo stadio del razzo e si è immessa sulla sua rotta ultra-veloce nella missione di rifornimento alla Stazione Spaziale Internazionale indicata anche come Progress 72 o 72P. Dopo quasi 3 ore e mezza ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale attraccando al modulo Pirs.

Una conferma indipendente di un picco di metano su Marte

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Geoscience” riporta una conferma indipendente della rilevazione di un picco di metano sul pianeta Marte, a est del cratere Gale, dove sta operando il Mars Rover Curiosity della NASA, che aveva anch’esso rilevato la presenza di metano. Un team di ricercatori guidato da Marco Giuranna dell’INAF (Istituto nazionale di astrofisica) di Roma ha però usato misurazioni dello strumento PFS della sonda spaziale Mars Express dell’ESA per trovare metano. Rilevazioni indipendenti compiute in orbita e al suolo con strumenti ben diversi sono fondamentali nella ricerca perché il metano può essere prodotto da processi biologici ma anche da processi geologici.