Missione CRS-17: la navicella spaziale SpaceX Dragon ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale

Missione CRS-17: il cargo spaziale Dragon di SpaceX catturato dal braccio robotico Canadarm2 della Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA TV)
Missione CRS-17: il cargo spaziale Dragon di SpaceX catturato dal braccio robotico Canadarm2 della Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA TV)

Poco fa la navicella spaziale Dragon di SpaceX è stata catturata dal braccio robotico Canadarm2 della Stazione Spaziale Internazionale. David Saint-Jacques, assistito dal collega Nick Hague, ha gestito l’operazione e ha cominciato a spostare la Dragon verso il punto d’attracco al modulo Harmony. Il cargo spaziale era partito sabato scorso.

L’avvicinamento della navicella Dragon alla Stazione Spaziale Internazionale segue una procedura ormai diventata di routine che però rimane lunga e delicata. La sicurezza della Stazione è la priorità assoluta perciò ogni piccolo passo della Dragon viene controllato. Solo se tutto va bene nella posizione e nella velocità della navicella si procede con il passo successivo e in caso di problemi può essere abortita a ogni passo.

Domani l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale aprirà il portello della navicella spaziale Dragon e comincerà a scaricare i contenuti. Come in varie altre missioni di rifornimento, c’è un gruppo di topi di cui verrà studiato lo stato di salute in condizione di microgravità. Dopo un periodo sulla Stazione, verranno inviati nuovamente sulla Terra.

La Dragon ripartirà dalla Stazione Spaziale Internazionale con il suo nuovo carico. La missione CRS-17 verrà completata con la discesa nell’Oceano Pacifico, al largo della California. Anche quest’ultima fase è importante perché varie analisi approfondite di campioni possono essere effettuate solo in laboratori specializzati sulla Terra.

Questa prima parte della missione CRS-17 non ha avuto intoppi, tuttavia ci sono state alcune conseguenze dell’incidente che ha coinvolto la navicella spaziale Crew Dragon il 20 aprile. Probabilmente i propulsori SuperDraco sono stati la causa dell’anomalia e di conseguenza la missione del cargo spaziale Dragon è iniziata regolarmente ma nelle precedenti missioni di rifornimento il primo stadio aveva tentato l’atterraggio a Cape Canaveral mentre sabato scorso è atterrato sulla piattaforma automatizzata “Ma certo che ti amo ancora”. Ciò suggerisce che la Landing Zone-1 (LZ-1) a Cape Canaveral non sia disponibile, forse per l’indagine, forse per la necessità di ripristinare qualche attrezzatura, in ogni caso al momento c’è riserbo attorno all’incidente.

Il primo stadio usato per il lancio di questo cargo spaziale Dragon era nuovo ma sabato, in una concerenza stampa, è arrivata la notizia che NASA e SpaceX hanno raggiunto un accordo per utilizzarlo per la missione CRS-18 e forse anche per la CRS-19.

Il fatto che l’unica deviazione dalla normalità in questa prima parte della missione CRS-17 sia dovuta a un incidente in un test che riguarda lo sviluppo di un’altra navicella spaziale mostra come tutto sia andato bene. Nelle missioni spazialì non esiste la routine nel senso che gli imprevisti possono avvenire in qualsiasi momento rovinando tutto ma i voli del cargo spaziale Dragon si stanno davvero avvicinando alla routine.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *