
La NASA ha annunciato di aver selezionato SpaceX come primo fornitore all’interno del contratto Gateway Logistics Services per trasportare carichi, esperimenti e altri rifornimenti al Gateway Lunare, parte del programma Artemis che punta a riportare astronauti sulla Luna. Almeno due missioni verranno compiute con il cargo spaziale Dragon XL, una nuova variante del cargo Dragon 2 ottimizzata per trasportare oltre 5 tonnellate di carichi nell’orbita lunare. I tempi di queste missioni non sono chiari a causa dei cambi di piani della NASA, che recentemente ha deciso di eliminare l’uso del Gateway Lunare per la missione che dovrebbe avvenire entro il 2024 per usarlo negli anni successivi.
La NASA aveva pianificato il ritorno sulla Luna per il 2028 ma l’amministrazione Trump ha anticipato la scadenza al 2024, una decisione che ha suscitato molti dubbi riguardanti la fattibilità. La navicella spaziale Orion progettata per le missioni oltre l’orbita terrestre è più o meno pronta ma non è mai stata testata nella sua configurazione completa. Il reale punto dolente è il super-razzo SLS, il cui sviluppo è in ritardo di anni con costi molto superiori a quelli preventivati. Come se non bastasse, secondo le ultime valutazioni i costi per lancio potrebbero superare il miliardo di dollari, perfino superiori a quelli del razzo Saturn V usato per il programma Apollo, che venne abbandonato proprio per i costi elevatissimi.
Il programma Artemis prevede il Gateway Lunare, che secondo la NASA è indispensabile per ottenere una presenza sostenibile di esseri umani sulla Luna. Questa piccola stazione spaziale in orbita lunare ha il vantaggio che almeno alcuni dei suoi componenti potranno essere messi in orbita da altri fornitori e lanciati con razzi già esistenti. Nonostante ciò, i tempi per il suo assemblaggio sembrano ormai troppo stretti e la NASA ha deciso che almeno per la prima missione Artemis il Gateway Lunare non verrà usato. In sostanza, la prima missione Artemis verrà condotta come le missioni lunari Apollo. Tuttavia, la NASA continua a sviluppare il progetto e ha un budget di 7 miliardi di dollari per il contratto Gateway Logistics Services che prevede la richiesta di prestazioni per un periodo fino a 12 anni con un periodo di esecuzione complessivo di 15 anni.
SpaceX ha appena terminato il primo contratto di rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale e quest’anno dovrebbe cominciare il secondo contratto, che vedrà il debutto del cargo spaziale Dragon 2. Per i rifornimenti al Gateway Lunare è stata annunciata una nuova variante chiamata Dragon XL, ottimizzata per trasportare oltre 5 tonnellate nell’orbita lunare. Per i lanci è previsto l’utilizzo del razzo vettore Falcon Heavy, il più potente razzo al momento in attività, necessario per dare alla navicella una spinta sufficiente a uscire dall’orbita terrestre.
Il cargo spaziale Dragon XL potrà attraccare direttamente al Gateway Lunare come il Dragon 2 farà con la Stazione Spaziale Internazionale ma il Dragon XL potrà trascorrere in orbita periodi molto più lunghi, tra 6 e 12 mesi alla volta. Per ora SpaceX ha rilasciato solo il concetto artistico di questa nuova versione del cargo Dragon e pochissime informazioni.
Nonostante le modifiche nel programma Artemis, la NASA mostra che il Gateway Lunare continua a esserne una parte. La pandemia di Covid-19 sta causando ulteriori ritardi negli sviluppi e ci vorranno mesi prima di avere una nuova scaletta con i tempi per il suo assemblaggio. È più che mai un progetto a medio-lungo termine ma la scelta di un partner per le missioni di rifornimento indica che lo sviluppo continua. La politica della NASA è di avere più partner per evitare che i possibili problemi a uno di essi blocchino le operazioni perciò sarà interessante vedere quali aziende potrebbero affiancare SpaceX in questo tipo di servizi.