È un successo la prima raccolta di campioni del suolo dell’asteroide Bennu

Concetto artistico di OSIRIS-REx mentre scende sul suolo di Bennu (Immagine NASA/Goddard/University of Arizona)
Concetto artistico di OSIRIS-REx mentre scende sul suolo di Bennu (Immagine NASA/Goddard/University of Arizona)

Poche ore fa la sonda spaziale OSIRIS-REx della NASA è scesa sulla superficie dell’asteroide Bennu per prelevare campioni di suolo in quello che è stato chiamato TAG (Touch-And-Go). L’area selezionata è in un cratere che è stato chiamato Nightingale del diametro di circa 16 metri nell’emisfero nord di Bennu. L’operazione è stata compiuta in modo totalmente automatico perché c’è un ritardo di 18,5 minuti nelle comunicazioni dovuto al fatto che OSIRIS-REx è a circa 334 milioni di chilometri dalla Terra. Se l’esito sarà soddisfacente, questa parte della missione sarà conclusa.

L’evento TAG è durato circa quattro ore e mezza durante le quali la sonda spaziale OSIRIS-REx ha compiuto una complessa serie di manovre per uscire dall’orbita dell’asteroide Bennu e, da un’altitudine di circa 770 metri, cominciare la lenta discesa verso la superficie. Vi è rimasta per meno di 16 secondi durante i quali ha sparato uno dei suoi contenitori di azoto pressurizzato che ha fatto sollevare i materiali posati sulla superficie. Una parte di essi è finita in un dispositivo progettato per raccogliere polvere e piccoli sassolini, un braccio robotico chiamato Touch-And-Go Sample Acquisition Mechanism (TAGSAM), mostrato nell’immagine in basso (NASA/Goddard/University of Arizona), che normalmente è ripiegato ed è stato dispiegato durante le manovre precedenti.

Terminata l’operazione, OSIRIS-REx è risalita a una distanza di sicurezza, dove ha comunicato al centro controllo missione l’esito dell’operazione. Gli strumenti sono stati progettati in modo che sia possibile compiere un’ispezione visiva dei campioni e per valutare la variazione di massa di TAGSAM. Gli scienziati della missione dovrebbero trascorrere circa una settimana a compiere una prima valutazione dei campioni per stabilire in particolare se la loro quantità sia sufficiente. L’obiettivo era di raccogliere almeno 60 grammi di regolite, cioè i materiali sulla superficie dell’asteroide Bennu.

Se alla NASA non saranno soddisfatti dei risultati, sarà possibile organizzare un secondo evento TAG dato che la sonda spaziale OSIRIS-REx ha altri due contenitori di azoto pressurizzato proprio per avere la possibilità di tentare un’altra raccolta di campioni. Se i campioni verranno ritenuti sufficienti, verranno sigillati nella Sample Return Capsule (SRC) per essere riportati sulla Terra per le vere analisi nel settembre 2023.

La sonda spaziale OSIRIS-REx ha raggiunto l’asteroide Bennu il 3 dicembre 2018 e ci è voluto più tempo del previsto per compiere questa raccolta di campioni. Ciò perché gli scienziati della missione hanno scoperto che Bennu ha una superficie coperta di rocce che hanno reso l’operazione molto più difficile. Nel 2020 la pandemia ha aggiunto ulteriori difficoltà rendendo problematico ai membri del team lavorare assieme. Alla fine la raccolta è andata bene ma alla NASA sperano davvero che la quantità di materiali raccolti sia sufficiente per evitare un’altra operazione rischiosa.

Il meccanismo TAGSAM

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