Due interessanti esopianeti un po’ più massicci della Terra scoperti a 16 anni luce

Una rappresentazione artistica del sistema di GJ 1002 con i suoi due pianeti
Un articolo pubblicato sulla rivista “Astronomy & Astrophysics” riporta la scoperta di due esopianeti che hanno dimensioni di poco superiori a quelle della Terra nel sistema della stella GJ 1002, distante quasi 16 anni luce dalla Terra. Un team di ricercatori ha usato una combinazione di dati raccolti dagli spettrografi ESPRESSO montato sul VLT e CARMENES presso l’osservatorio Calar Alto per studiare GJ 1002 e trovare le tracce di due esopianeti attorno ad essa. Entrambi sono all’interno della zona abitabile del loro sistema in cui potrebbero esservi condizioni simili a quelle della Terra. L’immagine in alto (Cortesia Alejandro Suárez Mascareño and Inés Bonet (IAC)) mostra una rappresentazione artistica del sistema di GJ 1002 con i suoi due pianeti.

GJ 1002, o Gliese 1002, è una nana rossa con una massa che è solo il 12% di quella del Sole. Per questo motivo la zona abitabile del suo sistema è molto più vicina ad essa di quanto Mercurio lo sia dal Sole. Dal punto di vista astronomico, è nel vicinato terrestre e per questo motivo è diventata oggetto di ricerca anche per quanto riguarda possibili esopianeti.

Lo strumento CARMENES (Calar Alto high-Resolution search for M dwarfs with Exoearths with Nearinfrared and optical Echelle Spectrographs) è stato progettato proprio per cercare pianeti di tipo terrestre attorno a nane rosse ed è stato usato per ottenere 86 osservazioni di GJ 1002 tra il 2017 e il 2019. Lo strumento ESPRESSO (Echelle SPectrograph for Rocky Exoplanets and Stable Spectroscopic Observations) montato sul VLT (Very Large Telescope) ha uno scopo simile ed è stato usato per ottenere 53 osservazioni di GJ 1002 tra il 2019 e il 2021.

I team che gestiscono gli strumenti CARMENES ed ESPRESSO hanno unito le forze per avere una quantità di dati sufficiente a capire se vi fossero pianeti attorno a GJ 1002. Questo lavoro sarebbe stato molto difficile per ognuno dei due team lavorando in modo autonomo perché i segnali raccolti da ognuno dei due strumenti non erano chiari. La loro collaborazione ha permesso di ottenere risultati eccellenti proprio dalla combinazione dei dati raccolti trovando due esopianeti. L’analisi dei dati ha fornito risultati davvero interessanti.

I due esopianeti scoperti attorno a GJ 1002 sono poco più massicci della Terra e sono entrambi nell’area abitabile del loro sistema stellare. Per ora non c’è alcuna garanzia che abbiano un’atmosfera ma se ne avessero una simile a quella terrestre potrebbero essere abitabili. Un problema con le nane rosse è che sono piccole ma spesso sono molto attive con potenti brillamenti che sono dannosi per i loro pianeti. GJ 1002 fa parte della minoranza di nane rosse con una scarsa attività e ciò aumenta notevolmente le possibilità che i suoi pianeti abbiano un’atmosfera.

L’esopianeta GJ 1002 b ha una massa appena superiore a quella della Terra con un anno che dura poco più di 10 giorni terrestri. Riceve dalla sua stella circa due terzi della radiazione stellare che la Terra riceve dal Sole. Sono condizioni che lo rendono promettente per quanto riguarda il potenziale di abitabilità.

L’esopianeta GJ 1002 c ha una massa che è di circa un terzo superiore a quella della Terra con un anno che dura poco più di 21 giorni terrestri. Riceve dalla sua stella circa un quarto della radiazione stellare che la Terra riceve dal Sole. Da questo punto di vista, è simile a Marte e ciò non lo rende molto promettente per quanto riguarda il potenziale di abitabilità. Tuttavia, la presenza di un’atmosfera potrebbe fare una differenza enorme se un effetto serra fosse sufficiente a mantenere l’acqua liquida su almeno una parte della superficie.

L’immagine in basso (Cortesia Alejandro Suárez Mascareño (IAC). Pianeti del sistema solare: NASA) mostra un’infografica che confronta il sistema di GJ 1002 con il sistema solare interno con la fascia verde che indica la zona abitabile. I due pianeti di GJ 1002 sono molto vicini alla loro stella e ciò li rende eccellenti candidati per studi della loro possibile atmosfera basati sulla luce che riflettono o sulle emissioni termiche.

Sarà necessario condurre studi approfonditi di questi due esopianeti, anche con strumenti che entreranno in servizio nei prossimi anni, per capire quale sia davvero il loro potenziale di abitabilità. Grazie alla loro vicinanza alla Terra, sono comunque eccellenti oggetti di studio dal punto di vista scientifico.

Un'infografica che confronta il sistema di GJ 1002 con il sistema solare interno con la fascia verde che indica la zona abitabile

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