Osservato un superbrillamento nel sistema V1355 Orionis

Concetto artistico del superbrillamento nel sistema V1355 Orionis (Immagine cortesia National Astronomical Observatory of Japan)
Concetto artistico del superbrillamento nel sistema V1355 Orionis (Immagine cortesia National Astronomical Observatory of Japan)

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal” riporta la rilevazione di un superbrillamento nel sistema V1355 Orionis, una coppia di stelle del tipo variabile RS Canum Venaticorum, caratterizzata dalla presenza di una stella più massiccia ed evoluta della compagna. Un team di ricercatori ha usato telescopio spaziali e al suolo per monitorare l’attività del sistema V1355 Orionis, conosciuto per le potenti eruzioni. Ciò ha permesso di ottenere osservazioni continue di questo fenomeno, che è stato generato da un processo chiamato eruzione di prominenza. Questo studio offre nuove informazioni su questi fenomeni stellari che avvengono anche sul Sole, sebbene con forza molto più ridotta.

Conosciuto anche come HD 291095, il sistema V1355 Orionis è costituito da due stelle delle quali una è una subgigante, più brillante rispetto alle normali stelle nella sequenza principale ma non a livello delle vere stelle giganti. Distante circa 400 anni luce dalla Terra, è stato oggetto di vari studi, anche perché è conosciuto per le potenti eruzioni stellari.

Gli autori di questo nuovo studio hanno usato osservazioni del sistema V1355 Orionis condotte con lo spettrografo KOOLS-IFU montato sul telescopio Seimei da 3,8 metri in Giappone e con il telescopio spaziale TESS della NASA nel corso di 27 giorni per monitorare un superbrillamento originato nella stella subgigante.

Sul Sole, i brillamenti sono fenomeni esplosivi in cui l’energia magnetica immagazzinata attorno alle macchie solari viene rilasciata all’improvviso in quella che tecnicamente viene chiamata espulsione di massa coronale. In una coppia di stelle del tipo variabile RS Canum Venaticorum, la stella più massiccia ha macchie solari molto estese che possono dare origini a brillamenti molte volte più potenti di quelli solari.

Sul Sole, eruzioni di prominenza sono associate con i brillamenti perché possono portare a un’espulsione di massa coronale quando la velocità della prominenza è sufficiente. Nel sistema V1355 Orionis il fenomeno ha una scala molto maggiore e quello osservato in questo studio è uno dei più massicci mai osservati con una portata di migliaia di miliardi di tonnellate di plasma espulso a una notevole velocità.

Questo studio offre informazioni su processi non facili da esaminare a causa della fortissima luminosità delle stelle su cui avvengono. Questo caso specifico indica quanto vasta possa essere un’eruzione di prominenza e un sistema come quello V1355 Orionis offrirà certamente nuovi superbrillamenti che forniranno altre informazioni per ampliare l’indagine.

Non sono stati individuati esopianeti nel sistema V1355 Orionis ma se ce ne fossero verrebbero investiti da quantità di radiazioni tali da spazzare via ogni possibile atmosfera. Da questo punto di vista, il Sole è molto più tranquillo ma è certamente utile capire i processi dietro brillamenti che possono comunque creare problemi a tutto ciò che c’è in orbita e perfino alle reti elettriche al suolo.

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