Le bolle di eROSITA sono una gigantesca struttura che si estende dal centro della Via Lattea

Le bolle di eROSITA
Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” riporta la scoperta di una gigantesca struttura formata da gas caldo con una forma simile a quella di una clessidra i cui lobi si estendono dal centro della Via Lattea. Un team di ricercatori che ne include anche alcuni italiani e dell’Istituto nazionale di astrofisica ha utilizzato osservazioni condotte con eROSITA, uno degli strumenti del telescopio spaziale Spektr-RG, il quale ha individuato ai raggi X questa struttura molto simile alle cosiddette bolle di Fermi.

Lanciato il 13 luglio 2019, il telescopio spaziale Spektr-RG ha completato la sua prima indagine del cielo a energie tra gli 0,2 e gli 8 keV, offrendo una vista del cielo ai raggi X molto più dettagliata rispetto a quella ottenuta grazie al telescopio spaziale ROSAT nel 1990 a energie tra gli 0,1 e i 1,4 keV.

ROSAT aveva già permesso di individuare una struttura con una forma simile a quella delle bolle di Fermi, al punto che un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal” nel giugno 2020 ha offerto una spiegazione comune per l’origine di entrambe. Quelle che sono state chiamate bolle di eROSITA sono un po’ diverse da quelle individuate da ROSAT. Ciò è normale pensando alle diverse energie dei raggi X rilevati dai due strumenti. Tuttavia, è plausibile che si tratti di un’altra osservazione della stessa struttura.

La mappatura condotta da eROSITA offre nuovi dettagli, confermando gli ottimi risultati ottenuti nella mappatura del cielo ai raggi X. L’immagine in alto (Cortesia MPE/IKI. Tutti i diritti riservati) mostra una mappa a falsi colori con le bolle di eROSITA. L’immagine in basso (Cortesia MPE. Tutti i diritti riservati) riporta una vista schematica delle bolle di eROSITA (in giallo), delle bolle di Fermi (in violetto) e del disco galattico nelle spirali.

Gabriele Ponti dell’INAF di Brera, tra gli autori di questo studio, ha sottolineato il fatto che eROSITA si conferma uno strumento unico per rilevare e studiare strutture diffuse. Riguardo al collegamento con le bolle di Fermi, ha dichiarato che al momento non è ancora chiaro se le due strutture siano associate a due distinti episodi di attività del nucleo galattico o se si tratti di due manifestazioni diverse dello stesso fenomeno.

Secondo il modello descritto nella ricerca pubblicata in giugno su “The Astrophysical Journal”, le due strutture sono state generate da un’antica attività del buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea, che in passato potrebbe aver avuto un’attività da nucleo galattico attivo. La nuova ricerca basata sui dati di eROSITA non esclude che le nuove bolle siano state generate da un’intensa attività di formazione stellare. I dati raccolti potranno essere usati da altri scienziati per mettere alla prova vari modelli.

Le bolle di eROSITA supportano le teorie riguardanti le interazioni su larga scala fra il centro di una galassia e l’alone che la circonda. Si tratta di interazioni abbastanza energetiche da perturbare la struttura stessa, il suo contenuto energetico e la composizione chimica del mezzo circumgalattico. Anche in questo caso, altri scienziati potranno mettere alla prova le loro teorie includendo le bolle di eROSITA.

Nel frattempo, eROSITA sta conducendo una seconda mappatura completa del cielo a raggi X ancora più dettagliata della prima. Ciò offrirà ulteriori informazioni anche sulle bolle, sulla loro composizione, sulla ionizzazione degli elementi chimici che la compongono, sulla temperatura e densità del gas che emette i raggi X al loro interno. La nuova mappa permetterà anche di stimare posizione e moti delle onde d’urto, che potrebbero aiutare a capire qual è il modello corretto della loro origine. eROSITA ha già confermato di essere un ottimo strumento astronomico e possiamo aspettarci risultati perfino migliori.

Schema delle bolle di eROSITA e delle bolle di Fermi

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