Massimo Luciani

L'area attorno ad Ahuna Mons fotografata dalla sonda spaziale Dawn (Immagine NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA

Tra il 6 e il 7 marzo 2015, a seconda del fuso orario terrestre, la sonda spaziale Dawn della NASA si è inserita nell’orbita del pianeta nano Cerere. Nel dicembre 2015 è scesa all’altitudine più bassa per effettuare la mappatura con la migliore definizione e nel febbraio 2016 la sua traiettoria orbitale l’ha portata in una posizione in cui ha potuto scattare eccellenti fotografie di Ahuna Mons, com’è stata chiamata la montagna che sembrava una piramide e costituisce uno degli elementi geologici più curiosi di Cerere.

Fotografia scattata dal telescopio spaziale Hubble con la galassia GN-z11 nel riquadro (Immagine NASA, ESA, and P. Oesch (Yale University))

Un articolo in fase di pubblicazione sulla rivista “The Astrophysical Journal” descrive la scoperta della galassia più lontana osservata finora. Chiamata GN-z11, è lontana circa 13,4 miliardi di anni luce dalla Terra e ciò significa che la luce che stiamo vedendo è stata emessa quando l’universo aveva quasi 400 milioni di anni. Una team internazionale di astronomi ha spinto il telescopio spaziale Hubble ai limiti delle sue possibilità per ottenere questo risultato.

Porzione di spazio generata dalla simulazione Illustris che mostra la distribuzione di materia oscura (Immagine cortesia Markus Haider / Illustris collaboration)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society” descrive una ricerca sulla distribuzione della materia nell’universo. Secondo i risultati il 20% della materia ordinaria è contenuto nei cosiddetti vuoti cosmici e le galassie costituiscono solo un cinquecentesimo del volume dell’universo. Un team guidato da Markus Haider dell’Institute of Astro and Particle Physics dell’Università di Innsbruck in Austria, ha utilizzato simulazioni del progetto Illustris per raggiungere queste conclusioni.

Vista dall'alto del radiotelescopio di Arecibo (Foto H. Schweiker/WIYN and NOAO/AURA/NSF)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” descrive una ricerca compiuta dopo la scoperta della ripetizione di lampi radio. Per la prima volta, questo tipo di fenomeno si è ripetuto e un team di ricercatori guidato da Laura Spitler, dell’Istituto Max Planck per la Radioastronomia a Bonn, in Germania è riuscito a identificare una sequenza di segnali provenienti dalla stessa sorgente usando il radiotelescopio di Arecibo.

Mikhail Kornienko, Sergey Volkov e Scott Kelly assistiti dopo l'atterraggio (Foto NASA/Bill Ingalls)

Poche ore fa, i cosmonauti Mikhail Kornienko e Sergey Volkov e l’astronauta americano Scott Kelly sono tornati sulla Terra sulla navicella spaziale Soyuz TMA-18M, atterrata senza problemi in Kazakistan. Volkov ha trascorso circa sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale, dov’era arrivato il 4 settembre 2015 come parte della Expedition 45. Kornienko e Kelly hanno trascorso 340 giorni sulla Stazione, dove erano arrivati il 28 marzo 2015 come parte della Expedition 43.