Cargo spaziali

La navicella spaziale russa Progress M-28M al decollo su un razzo vettore Soyuz U (Immagine NASA TV)

Poche ore fa la navicella spaziale Progress M-28M è partita su un razzo vettore Soyuz U dalla base kazaka di Baikonur nella missione di rifornimento per la Stazione Spaziale Internazionale indicata anche come Progress 60. Meno di dieci minuti dopo il lancio, il cargo spaziale si è separato regolarmente dall’ultimo stadio del razzo, è entrato nell’orbita preliminare e ha dispiegato i pannelli solari e le antenne di navigazione. Dopo i recenti fallimenti in lanci di cargo spaziali, si spera che questa missione torni ad essere la routine a cui ci eravamo abituati.

La navicella spaziale Dragon al decollo sul razzo vettore Falcon 9 all'inizio della missione CRS-7 (Immagine NASA)

Poco fa la navicella spaziale SpaceX Dragon è partita su un razzo vettore Falcon 9 dalla base di Cape Canaveral nella missione CRS-7 (Cargo Resupply Service 7), indicata anche come SpX-7. Doveva essere la settima missione che comprendeva l’invio della navicella spaziale Dragon alla Stazione Spaziale Internazionale con vari carichi. Purtroppo un paio di minuti dopo il lancio qualcosa è andato male provocando la distruzione del razzo e della Dragon.

Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, ha comunicato i risultati dell’indagine sull’incidente che ha causato il fallimento della missione del cargo spaziale Progress M-27M. Il problema è risultato essere nel sistema di separazione tra la navicella e il terzo stadio del razzo vettore Soyuz 2-1A usato per lanciarla. Una nuova missione Progress per trasportare rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale potrebbe essere programmata per l’inizio di luglio, probabilmente usando un razzo vettore Soyuz-U, la versione usata fino a poco tempo fa.

Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, ha comunicato che la navicella spaziale Progress M-27M si è disintegrata rientrando in maniera incontrollata nell’atmosfera terrestre. Ufficialmente, il cargo spaziale ha cessato di esistere alle 4.04 di stamattina precipitando sopra l’Oceano Pacifico. È stata la conclusione inevitabile di una missione che era cominciata male il 28 aprile 2015, con un serio problema che aveva causato l’impossibilità di prendere il controllo della Progress per inviarla verso la Stazione Spaziale Internazionale, dove doveva portare rifornimenti.