Uno studio dell’atmosfera di Venere durante il suo transito

Composizione di immagini del transito di Venere del giugno 2012 scattate dal satellite SDO (Immagine NASA/Goddard/SDO)
Composizione di immagini del transito di Venere del giugno 2012 scattate dal satellite SDO (Immagine NASA/Goddard/SDO)

Sulla rivista “Nature Communications” è stato pubblicato un articolo sullo studio delle immagini del pianeta Venere durante il transito, cioè passaggio tra il Sole e la Terra, avvenuto nel giugno 2012, scattate dai satelliti SDO della NASA e Hinode di NASA e JAXA. Questa ricerca ha permesso di esaminare in maniera diversa l’atmosfera venusiana misurando come essa assorba i diversi tipi di luce. Questo tipo di studio permette di ottenere indizi importanti sulla presenza dei vari elementi chimici negli strati dell’atmosfera. Servirà anche a migliorare le tecniche per esaminare l’atmosfera di esopianeti.

Il transito di Venere è stato un evento perché avviene ogni 115 anni circa. Per due volte nell’arco di 8 anni il pianeta passa tra il Sole e la Terra. L’ultima coppia di transiti è avvenuta nel 2004 e 2012 e gli strumenti per esaminare il pianeta erano immensamente migliori rispetto all’epoca dei transiti precedenti, avvenuti nel 1874 e 1882.

Nel giugno 2012, i satelliti SDO (Solar Dynamics Observatory) e Hinode, due missioni per lo studio del Sole, hanno scattato fotografie del transito di Venere a parecchie lunghezze d’onda della luce. Ciò ha permesso a un team di scienziati guidati da Fabio Reale dell’Università di Palermo di esaminarle successivamente per capire esattamente quali elementi sono presenti nei vari strati dell’atmosfera di Venere.

Venere è considerato sostanzialmente un inferno a causa delle sue condizioni ambientali. Sulla superficie, la pressione è oltre 90 volte quella della superficie terrestre, la temperatura media è attorno ai 470° Celsius e ci sono nuvole di acido solforico. L’atmosfera è composta in netta prevalenza da anidride carbonica ma ci sono molti altri elementi, oggetto di questa ricerca.

Diversi strati dell’atmosfera di Venere assorbono la luce solare in maniera diversa. Il transito ha permesso di effettuare un esame molto migliore del normale approfittando del fatto che il pianeta era illuminato in quasi tutte le lunghezze d’onda dello spettro elettromagnetico.

La presenza di diversi elementi chimici influenza l’assorbimento della luce perché ogni tipo di atomo assorbe la luce in modo differente. Il risultato è stato un’analisi molto sofisticata dell’atmosfera di Venere. Esso permetterà anche di migliorare lo studio di esopianeti, che spesso vengono scoperti durante un transito tra la loro stella e la Terra. Le distanze in quel caso sono enormi ma il miglioramento degli strumenti permetterà studi più accurati per capire se tra quelli scoperti ce ne sia qualcuno con un’atmosfera simile a quella della Terra.

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