
Un articolo pubblicato sulla rivista “Science” descrive le osservazioni di un buco nero supermassiccio con una massa alcuni milioni di volte quella del Sole che ha distrutto una stella con la conseguente formazione di un getto di materia che si muove a una velocità vicina a quella della luce. Quest’evento, chiamato ASASSN-14li, era già stato descritto poche settimane fa in un’altra ricerca i cui risultati erano stati pubblicati sulla rivista “Nature”.
Il buco nero supermassiccio responsabile di quest’evento di distruzione mareale (in inglese Tidal Disruption Event, TDE) è situato al centro della galassia PGC 043234, a circa 290 milioni di anni luce dalla Terra. Nel novembre 2014 l’investigazione All-Sky Automated Survey for Supernovae (ASAS-SN) lo scoprì chiamandolo ASASSN-14li e a quel punto cominciarono osservazioni specifiche.
Un team guidato dal dottor Jon Miller dell’Università del Michigan ha utilizzato i telescopi spaziali Chandra e Swift della NASA e XMM-Newton dell’ESA per osservare le emissioni di raggi X provenienti da ASASSN-14li. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati su “Nature”.
Un team guidato da Sjoert van Velzen della Johns Hopkins University ha utilizzato radiotelescopi per osservare le emissioni radio provenienti da ASASSN-14li. In particolare, questa ricerca si è concentrata sui getti emessi nel corso di quel tipo di eventi. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati su “Science”. Questo team ha potuto confrontare le proprie scoperte con un altro di Harvard che ha osservato l’evento con altri radiotelescopi.
Eventi come ASASSN-14li vengono causati quando una stella si avvicina troppo a un buco nero. Le forze gravitazioni sono tali che perfino una stella viene distrutta. La conseguenza è che una parte della materia che componeva la stella viene inghiottita dal buco nero ma un’altra parte viene lanciata nello spazio a velocità che possono avvicinarsi a quella della luce.
In questi casi, i resti della stella vengono scaldati a temperature tali da emettere radiazioni elettromagnetiche in varie bande che includono le onde radio e dei raggi X. Per questo motivo, è stato importante che vari gruppi di scienziati abbiano osservato l’evento ASASSN-14li con strumenti diversi che hanno fornito informazioni che possono essere messe assieme.
ASASSN-14li è l’evento di distruzione mareale più vicino osservato nell’ultima decade. Poterlo osservare con i telescopi attualmente disponibili, sia sulla Terra che nello spazio, ha permesso di ottenere molte più informazioni su questo tipo di catastrofi cosmiche. Gli astronomi sperano di scoprirne altre per capire meglio come i buchi neri influenzino le aree di spazio attorno ad essi.
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