La magnetosfera di Marte venne gettata nel caos dalla cometa C/2013 A1 Siding Spring

Schema del passaggio ravvicinato a Marte della cometa C/2013 A1 Siding Spring (Immagine NASA/Goddard)
Schema del passaggio ravvicinato a Marte della cometa C/2013 A1 Siding Spring (Immagine NASA/Goddard)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Geophysical Research Letters” descrive gli effetti sul campo magnetico del pianeta Marte causati dal passaggio ravvicinato della cometa C/2013 A1 Siding Spring nell’ottobre 2014. Utilizzando i dati raccolti in quel periodo dalla sonda spaziale MAVEN della NASA è stato possibile ricostruire i momenti caotici per la magnetosfera marziana con conseguenze profonde anche se temporanee.

Il campo magnetico di Marte è molto diverso da quello della Terra perché non è generato dal nucleo del pianeta ma è un effetto della ridirezione del vento solare attorno a esso grazie al fatto che la parte superiore dell’atmosfera marziana è composta da plasma. La conseguenza è che le particelle che formano il vento solare interagiscono con le particelle cariche che compongono il plasma e le correnti elettriche che vengono prodotte formano un campo magnetico.

Anche la cometa C/2013 A1 Siding Spring è circondata da un campo magnetico che ha un’origine simile a quello di Marte. In questo caso, il plasma è generato nella chioma della cometa, che nel suo avvicinamento al Sole si è espansa fino a un milione di chilometri in ogni direzione. Anche in questo caso, l’interazione con il vento solare ha generato un campo magnetico.

L’incontro ravvicinato dell’ottobre 2014 ha portato la cometa C/2013 A1 Siding Spring a circa 140.000 chilometri di distanza da Marte. La conseguenza è che i due campi magnetici si sono scontrati per parecchie ore con la conseguenza che quello più potente della cometa ha sopraffatto in quell’area quello più ampio ma più debole del pianeta.

Quest’effetto era previsto perciò molti strumenti della sonda spaziale MAVEN e quelli di altre sonde spaziali in orbita attorno a Marte erano stati spenti in occasione dell’incontro ravvicinato con la cometa C/2013 A1 Siding Spring per evitare che venissero danneggiati. Tuttavia, alcuni sono rimasti attivi come ad esempio il magnetometro, che ha permesso di raccogliere dati sugli effetti dello scontro tra i due campi magnetici.

I cambiamenti nel campo magnetico di Marte sono stati graduali, crescendo con l’avvicinamento della cometa C/2013 A1 Siding Spring. Al momento del massimo avvicinamento, la magnetosfera marziana era nel caos, con le linee del campo che puntavano in direzioni diverse da quelle normali. Gli effetti sono continuati per ore dopo che la cometa si era allontanata.

Uno degli scopi della sonda spaziale MAVEN è di comprendere l’interazione tra Marte e il Sole, quindi anche il vento solare. Il passaggio della cometa C/2013 A1 Siding Spring è stato paragonato a una breve ma potente tempesta solare e probabilmente ha provocato anche un aumento del gas sfuggito all’atmosfera marziana. Il campo magnetico della Terra è molto più potente perciò non subirebbe effetti così intensi ma Marte non ha uno scudo di quel genere e ciò comporta conseguenze negative.

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