Un cratere diviso nell’area di Memnonia Fossae su Marte

Cratere nell'area di Memnonia Fossae (Foto DLR)
Cratere nell’area di Memnonia Fossae (Foto DLR)

L’agenzia spaziale tedesca DLR ha pubblicato fotografie di un curioso cratere solcato da una profonda frattura che lo divide in due nell’area di Marte chiamata Memnonia Fossae. Si tratta di foto scattate dalla macchina fotografica High Resolution Stereo Camera (HRSC), uno degli strumenti della sonda spaziale Mars Express dell’ESA.

Il termine latino fossa, plurale fossae, viene utilizzato per descrivere una depressione lunga e stretta su Marte. Questi elementi geologici si formano quando la crosta marziana si stira finché non si spezza, ad esempio a causa del peso di un vulcano nelle vicinanze. Ci sono prove di depressioni associate anche a dighe di magma che dal sottosuolo spezzano la roccia e fanno fondere il ghiaccio.

La catena di faglie chiamata Memnonia Fossae è a ovest della regione vulcanica di Tharsis, il cui rigonfiamento ne è considerato l’origine, e a nord di Sirenum Fossae, un’altra formazione simile. Questi elementi geologici sono lunghi circa 1.600 chilometri andando da est a ovest e sono stati chiamati “Rift di Memnonia” in onore di un complesso di templi della città egizia di Tebe.

La regione di Tharsis è come una gigantesca ciotola della dimensione dell’Europa che ha un rigonfiamento di quattro o cinque chilometri verso l’alto. Si tratta dell’area che ospita alcuni dei più grandi vulcani del sistema solare tra cui il gigantesco Olympus Mons. Ci sono ancora discussioni riguardo alle origini esatte di quel rigonfiamento ma è probabile che grandi quantità di magma alimentato dal mantello marziano nel corso di miliardi di anni abbiano esercitato una pressione sulla crosta dal basso.

Vari strati di roccia vulcanica sono stati aggiunti nel corso del tempo provocando un continuo aumento della pressione. D’altra parte, le bolle di magma che risalivano dal mantello marziano generavano pressione da sotto. Le varie sollecitazioni hanno finito per generare una serie di spaccature tettoniche, faglie e crepe nella regione di Tharsis.

Nell’area chiamata Memnonia Fossae è probabile che anticamente scorresse l’acqua e che si trattasse di una fonte per il complesso chiamato Mangala Valles, un’altra parte della regione di Tharsis. Oltre 3 miliardi di anni fa era un’area molto attiva per quanto riguarda i vulcani e lo stress generato sulla crosta marziana ha creato pilastri (horst) e fosse (graben) tettoniche.

In quell’area c’è questo antico cratere da impatto con un bordo fortemente eroso e un diametro di circa 52 chilometri. Questo cratere ancora senza nome è intersecato da una fossa tettonica larga circa un chilometro e mezzo. Si tratta di una delle tante testimonianze dell’antica attività geologica nella regione di Tharsis che mostrano come Marte, quand’era giovane, fosse vivo e per molti versi simile alla Terra.

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