July 2016

Insieme di galassie contenenti buchi neri supermassicci le cui emissioni di raggi X sono state identificate (Immagine NASA/JPL-Caltech)

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal” descrive una ricerca sui cosiddetti raggi X cosmici di fondo (in inglese Cosmic X-ray Background, CXB). Un team di ricercatori guidato da Fiona Harrison del Caltech di Pasadena ha utilizzato il telescopio spaziale NuSTAR della NASA per distinguere una buona parte delle emissioni di raggi X provenienti da buchi neri supermassicci.

Rappresentazione artistica della stella CX330 e del disco di gas e polveri che la circonda (Immagine NASA/JPL-Caltech)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society” descrive una ricerca su un oggetto chiamato CX330 che per alcuni anni è stato misterioso ed è poi risultato essere una giovane stella. Un gruppo di ricercatori guidato da Chris Britt della Texas Tech University ha usato dati raccolti dai telescopi spaziali Chandra e WISE della NASA e altri ancora per determinare la sua natura. Rimane da chiarire perché CX330 sia così isolata.

Mappa visibile (sulla sinistra) e topografica (sulla destra) del pianeta nano Cerere (Immagine NASA/JPL-Caltech/SwRI)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Communications” descrive una ricerca sui crateri scoperti sulla superficie del pianeta nano Cerere dalla sonda spaziale Dawn della NASA. Un team di scienziati guidato da Simone Marchi del Southwest Research Institute di Boulder (e associato INAF) sostiene che i crateri di grandi dimensioni siano in quantità inferiore al previsto e che il motivo sia che sono stati cancellati.

Rappresentazione artistica dell'alone di gas che circonda la Via Lattea e le Nubi di Magellano (Immagine NASA/CXC/M.Weiss/Ohio State/A Gupta et al)

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal” descrive una ricerca sull’enorme alone di gas che circonda la Via Lattea. Un gruppo di astronomi dell’Università del Michigan ha utilizzato dati degli archivi del telescopio XMM-Newton dell’ESA per scoprire che l’alone ruota nella stessa direzione della galassia e a una velocità paragonabile con il suo disco. Questa scoperta può aiutare a capire meglio la formazione delle galassie e dei sistemi solari al loro interno.

Vista della Mawrth Vallis (Immagine ESA/DLR/FU Berlin, CC BY-SA 3.0 IGO)

L’agenzia spaziale tedesca DLR ha pubblicato nuove fotografie della Mawrth Vallis, una grande valle su Marte in cui ci sono tracce dell’antichissima presenza di acqua liquida. Non è una sorpresa perché già da anni è nota la presenza di fillosilicati, minerali argillosi che possono esistere solo dove c’era acqua. Una vista creata usando un mosaico di nove immagino scattate dallo strumento HRSC della sonda spaziale Mars Express dell’ESA mostra Mawrth Vallis in tutto il suo splendore.