L’agenzia spaziale tedesca DLR ha pubblicato nuove fotografie della Mawrth Vallis, una grande valle su Marte in cui ci sono tracce dell’antichissima presenza di acqua liquida. Non è una sorpresa perché già da anni è nota la presenza di fillosilicati, minerali argillosi che possono esistere solo dove c’era acqua. Una vista creata usando un mosaico di nove immagino scattate dallo strumento HRSC della sonda spaziale Mars Express dell’ESA mostra Mawrth Vallis in tutto il suo splendore.
Mawrth Vallis è una delle più grandi valli di Marte e ha una profondità che raggiunge i due chilometri sotto il livello di riferimento standard per le elevazioni marziane, l’equivalente del livello del mare sulla Terra. La valle fa parte del quadrangolo di Oxia Palus, è collegata all’altopiano di Arabia Terra e termina nella pianura di Chryse Planitia. Queste aree vicine e altre sono tra quelle che secondo alcuni ricercatori vennero colpite da antichi mega-tsunami.
Anche la sonda spaziale Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA ha esaminato più volte la Mawrth Vallis nel corso della sua missione e il suo spettrometro ha identificato argille ricche di alluminio e ferro. Tra le argille identificate ci sono montmorillonite, caolinite e nontronite, che sulla Terra sono presenti in rocce vulcaniche e sistemi idrotermali dove c’è interazione tra attività vulcanica e acqua.
La Mawrth Vallis è stata una delle aree candidate a luogo di atterraggio del Mars Rover Curiosity della NASA. Attualmente è tra le aree candidate a luogo di atterraggio dei prossimi rover: quello della missione ExoMars di ESA e Roscosmos e della missione Mars 2020 della NASA. Ciò proprio perché si tratta di un’area molto interessante dal punto di vista geologico ma potenzialmente anche biologico, o meglio xenobiologico, perché i minerali argillosi potrebbero preservare o almeno aver preservato per qualche tempo forme di vita microscopiche.
L’immagine pubblicata dalla DLR include una vasta area di circa 330.000 chilometri quadrati. È stata creata mettendo assieme nove diverse immagini scattate dallo strumento HRSC (High Resolution Stereo Camera) della sonda spaziale Mars Express. Mawrth Vallis era anticamente un luogo potenzialmente abitabile. Oggi ne vediamo la varietà degli elementi geologici che vanno dalle tracce di ceneri vulcaniche con depositi quasi neri alle argille.
I minerali argillosi con la loro diversa composizione mostrano diverse età e livelli di erosione. La presenza di silicati indica gli effetti di acqua liquida sulla superficie e condizioni che anticamente erano favorevoli alla vita. Secondo le stime, c’era acqua nell’area circa 3,6 miliardi di anni fa e potrebbero essercene ancora tracce nei depositi argillosi. Insomma, Mawrth Vallis è un’area che continuerà a essere studiata con attenzione e prima o poi qualche agenzia la sceglierà come luogo di atterraggio per un rover per effettuarvi analisi dirette.