
Un’immagine catturata dal telescopio spaziale James Webb mostra la stella WR 124 e la nebulosa che la circonda in dettagli mai visti prima. Si tratta di un caso in cui una stella sta per raggiungere la fine della sua vita, che potrebbe culminare con l’esplosione in una supernova. Per questo motivo, gli astronomi stanno tenendo d’occhio WR 124 da anni con vari strumenti ed è stata tra i primi obiettivi di osservazione di Webb nel giugno 2022. Il potentissimo vento stellare tipico delle cosiddette stelle di Wolf-Rayet ha causato la perdita degli strati esterni di questa stella, che hanno formato la nebulosa che la circonda, i cui dettagli sono ora stati catturati nell’immagine mozzafiato grazie agli strumenti NIRCam e MIRI di Webb per capire meglio i processi in atto prima della possibile supernova o di un altro tipo di morte.
Distante circa 15.000 anni luce dalla Terra, WR 124 è conosciuta anche come stella di Merrill in onore del suo scopritore. Si tratta di una cosiddetta stella di Wolf-Rayet, una stella che alla nascita è molto massiccia ma nel corso della sua vita espelle una buona parte della sua massa. Ci sono state diverse stime della sua massa attuale che vanno da 20 a 30 volte quella del Sole. In passato era più massiccia ma questo tipo di stella ha una vita molto breve e intensa con periodi molto turbolenti.
Il vento stellare della stella WR 124 è molto potente, al punto da aver espulso i suoi strati esterni generando l’enorme nebulosa che si sta espandendo a una velocità stimata in oltre 150.000 km/h. Il diametro della nebulosa è stato stimato in circa 6 anni luce, la sua età è stata stimata in circa 20.000 anni e la sua massa in circa 10 volte quella del Sole.
Stelle come WR 124 sono molto interessanti per gli astronomi per vari motivi. Le polveri stellari che un giorno potrebbero essere spinte ancor più lontano dalla supernova contengono elementi che potranno contribuire a formare nuove stelle e nuovi pianeti e anche nello spazio possono favorire la formazione di molecole complesse, perfino alcuni mattoni della vita. Probabilmente, nell’universo primordiale, stelle di questo tipo erano comuni e molti elementi pesanti esistenti oggi sono stati generati al loro interno.
Uno dei problemi che gli astronomi hanno riguardo a questa polvere cosmica è che sembra essercene più di quanto prevista dagli attuali modelli. Esaminare fonti di questa polvere come WR 124 monitorando l’evoluzione della sua nebulosa potrà aiutare a capire i processi in atto e quanta polvere venga effettivamente generata.
Negli anni scorsi, la stella WR 124 e la sua nebulosa sono state esaminate con vari strumenti. Visti i motivi di interesse, non potevano mancare nuove osservazioni con il telescopio spaziale James Webb e non è sorprendente che si sia trattato di uno dei primi obiettivi della sua missione scientifica. La sua potenza e sensibilità agli infrarossi ha permesso ai suoi strumenti NIRCam (Near-Infrared Camera) e MIRI (Mid-Infrared Instrument) di catturare dettagli mozzafiato mai visti prima. In particolare, i dettagli riguardanti le polveri e le strutture che formano assieme al gas nella nebulosa saranno utilissimi per gli astronomi per capire i processi in atto.
La stella WR 124 è considerata una candidata a esplodere in un supernova ma non è certo che quella sarà la sua fine a causa della sua natura. Ora sappiamo che ci sono casi di stelle massicce come N6946-BH1, che è collassata e sembra aver formato un buco nero direttamente, senza esplodere in una supernova. In altri casi, una stella di Wolf-Rayet può espellere una tale quantità di materiali da non avere più una massa sufficiente a innescare una supernova finendo per diventare una nana bianca come le stelle simili al Sole. Questi dubbi rappresentano un ulteriore motivo di interesse nei confronti di WR 124. Nessuno può prevedere quando arriverà il momento della sua morte e nel frattempo gli astronomi continueranno a osservarla per studiare le varie fasi della sua agonia.