Satelliti

Il satellite Jason-3 subito dopo il decollo sul razzo vettore Falcon 9 (Foto NASA/Bill Ingalls)

Era sera in Italia quando il satellite Jason-3 è stato lanciato su un razzo vettore Falcon 9 di SpaceX dalla base dell’aeronautica militare americana di Vandenberg, in California. Dopo quasi un’ora si è separato dall’ultimo stadio del razzo e ha cominciato a dispiegare i suoi pannelli solari. Opererà da un’orbita terrestre bassa di tipo polare, che significa che essa passerà sopra i poli, con un’altitudine tra i 1.328 e i 1.380 chilometri.

Razzo Lunga Marcian 3B al decollo con ufficialmente il satellite TXJSSY-1 (Foto cortesia agenzia Xinhua. Tutti i diritti riservati)

Sabato 12 settembre la Cina ha lanciato un satellite dandone solo successivamente l’annuncio. Non è la prima volta che ciò avviene perché i cinesi forniscono informazioni sulle loro missioni spaziali quando lo decide il governo e tipicamente in quantità limitata. Ufficialmente, il lancio ha riguardato un satellite sperimentale per le telecomunicazioni chiamato TXJSSY-1 di un nuovo tipo chiamato Communications Engineering Test Satellite. Tuttavia, varie voci si sono sparse sulla reale natura del lancio, anche a causa delle crescenti tensioni nel mar cinese meridionale.

Le Nubi di Magellano e un filamento interstellare visti dal satellite Planck Surveyor (Immagine ESA and the Planck Collaboration)

L’ESA ha rilasciato un’immagine creata usando i dati del satellite Planck Surveyor che offre un ritratto davvero speciale di un filamento interstellare e delle Nubi di Magellano. Si tratta di due galassie nane che fanno parte del vicinato della Via Lattea e Planck ha rilevato la polvere tra le stelle al loro interno nel corso della sua missione. Lo scopo principale di questo satellite era di studiare la radiazione cosmica di fondo, in inglese cosmic microwave background radiation (CMB o CMBR), ma i dati raccolti sono utili anche per mappare polveri e campi magnetici delle galassie.

Concetto artistico del satellite SMAP della NASA col suo enorme riflettore rotante (Immagine NASA)

La NASA ha annunciato l’impossibilità di rimettere in funzione il radar del suo satellite SMAP (Soil Moisture Active Passive). Lo strumento aveva cessato di funzionare il 7 luglio e per settimane gli ingegneri della NASA avevano tentato di riattivarlo ma senza successo. SMAP è un osservatorio che ha lo scopo di monitorare l’umidità presente nei 5 centimetri superficiali del suolo e ora continuerà la sua missione in maniera limitata.