ESO

Rappresetnazione artistica della coppia VFTS 352 (Immagine ESO/L. Calçada)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Astrophysical Journal” descrive una ricerca su una coppia di stelle davvero particolare. Il sistema binario chiamato VFTS 352 è infatti composto da due stelle che si toccano e queste stelle sono le più grandi finora scoperte in questa situazione. Un team internazionale di astronomi ha usato il VLT (Very Large Telescope) dell’ESO per osservare questa stella doppia, anche per cercare di capire che tipo di evoluzione potrebbe avere.

Immagini del disco di polvere attorno alla stella AU Microscopii dal telescopio spaziale Hubble e SPHERE (Immagine NASA, ESA, ESO, A. Boccaletti (Paris Observatory))

Un articolo appena pubblicato sulla rivista “Nature” descrive la scoperta di misteriose increspature che attraversano il disco di polvere che circonda la stella AU Microscopii, o AU Mic. Grazie a SPHERE, uno strumento montato sul Very Large Telescope dell’ESO, un team guidato da Anthony Boccaletti del LESIA (Observatoire de Paris/CNRS/UPMC/Paris-Diderot), in Francia, ha scoperto queste strutture mai viste prima e ancora da spiegare.

La nebulosa planetaria conosciuta come Nebulosa Civetta Meridionale (Foto ESO)

È soprannominata Nebulosa Civetta Meridionale ed è una nebulosa planetaria straordinariamente simmetrica e rotonda. Usando il telescopio VLT (Very Large Telescope) dell’ESO in Cile è ora stato possibile catturare un’immagine straordinaria di questa stella morente e di ciò che resta attorno ad essa. Il risultato dà l’impressione di una sfera illuminata come un fantasma nelle tenebre dello spazio.

Concetto artistico di una supernova con un lampo gamma di lunga durata e una magnetar (Immagine ESO)

Un articolo pubblicato su “Nature” descrive la ricerca condotta da un team internazionale guidato da Jochen Greiner del Max-Planck-Institut für extraterrestrische Physik di Garching, in Germania che ha studiato un lampo gamma rilevato il 9 dicembre 2011 dal satellite Swift della NASA e chiamato GRB 111209A. Si è trattato di un fenomeno eccezionale perché durato oltre tre ore quando in genere i lampi gamma durano da pochi secondi ad alcuni minuti. È stato il primo caso di lampo gamma associato a una supernova, chiamata SN 2011kl, che ha prodotto una magnetar, una stella di neutroni con un campo magnetico incredibilmente potente.

Rappresentazione artistica della galassia CR7 (Immagine ESO/M. Kornmesser)

Un articolo in fase di pubblicazione sulla rivista “The Astrophysical Journal” descrive la scoperta di una galassia chiamata CR7 vista com’era all’epoca dell’universo primordiale in cui sono state trovate stelle di prima generazione. Questa ricerca è stata effettuata usando soprattutto il Very Large Telescope dell’ESO ma sono stati usati anche dati raccolti dal W. M. Keck Observatory, dal Subaru Telescope e dal telescopio spaziale Hubble.