La NASA ha confermato che la sua sonda spaziale Dawn è entrata regolarmente in orbita attorno al pianeta nano Cerere. Era a un’altitudine di circa 61.000 chilometri quando è stata catturata dalla forza di gravità di Cerere. Ciò è avvenuto ieri quando in Italia era il primo pomeriggio ma Dawn era sul lato nascosto del pianeta nano quando è entrata in orbita. La conseguenza è che ci è voluto un po’ prima che la sonda raggiungesse una posizione in cui poteva trasmettere dati verso la Terra.
La sonda spaziale Dawn è la prima a entrare in orbita attorno a un pianeta nano. È anche la prima a orbitare attorno a due corpi celesti visto che in passato ha trascorso un anno attorno all’asteroide gigante Vesta. Nonostante alcuni problemi, ora Dawn ha raggiunto Cerere e lì trascorrerà il resto della sua missione, la cui durata è prevista almeno fino al giugno 2016.
La durata della missione della sonda spaziale Dawn dipenderà dalla disponibilità di idrazina. Per viaggiare fino alla fascia di asteroidi tra Marte e Giove fino a Vesta e poi fino a Cerere, Dawn ha utilizzato un motore a ioni molto efficiente. Essa è dotata anche di un sistema di ruote di reazione che servono a orientarla verso l’obiettivo delle sue analisi con gran precisione. Purtroppo due di queste ruote si sono guastate nel corso degli anni costringendo la NASA a usare il propulsore a idrazina per orientarsi verso la posizione desiderata e per mantenerla.
Le ruote di reazione potevano essere alimentate dai pannelli solari perciò possono essere utilizzate finché funzionano. L’uso del propulsore a idrazina può continuare solo fino all’esaurimento del propellente. Ciò significa che alla NASA dovranno cercare di programmare con attenzione i lavori della sonda spaziale Dawn per ottimizzare l’utilizzo della preziosa idrazina.
Gli strumenti di Dawn, in parte realizzati dalla NASA e in parte dall’Agenzia Spaziale Italiana e dall’agenzia spaziale tedesca, studieranno il pianeta nano Cerere finché sarà possibile. A causa della sua distanza, ci voleva proprio l’arrivo di una sonda spaziale nelle sue vicinanze per conoscerlo davvero. Come Vesta, è una sorta di fossile rimasto dall’alba della storia del sistema solare e questo è il motivo del nome Dawn, che appunto significa alba in inglese, per la sonda spaziale.
Ora la sonda spaziale Dawn potrà cominciare a studiare in maniera ravvicinata il pianeta nano Cerere con i suoi misteri. Le strane macchie bianche scoperte recentemente sono solo uno di essi. I dati di questa missione verranno analizzati per anni, quindi anche ben dopo la sua fine.
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